La legge del cemento
Giovedi 31 Maggio 2012 alle 09:03 | 0 commenti
Guido Zentile, segretario Circolo PRC-FdS "Carlo Giuliani" Vicenza nord-est - In questi giorni si sono riuniti nella sede del Circolo "Carlo Giuliani" di Rifondazione Comunista, in Torri di Quartesolo, alcuni cittadini del comune, i quali hanno redatto alcune osservazioni al Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Torri di Quartesolo, osservazioni presentate martedì 29 maggio scorso. Il P.A.T., lo strumento urbanistico che dovrebbe dettare le indicazioni per la pianificazione del territorio da qui ai prossimi 10 - 20 anni.
Si sperava che con questo nuovo strumento, previsto dalla L.R. 11/2004, si ipotizzasse una crescita zero in termini di nuove edificazioni. Purtroppo non sarà così. Sono previsti circa 15 ha di nuove urbanizzazioni, che comporteranno una diminuzione della superficie agricola, derivanti da un quadro conoscitivo che analizza uno stato di fatto non reale.
La superficie agricola coltivata utilizzata (SAU) è rappresentata sulla base di dati statici, teorici e non aggiornati. Un'analisi di un ipotetico stato di fatto eseguita con riferimento a dati grafico - analitici senza alcun riscontro con la realtà . Infatti la SAU viene presentata con un ampiezza complessiva superiore alle aree agricole effettivamente coltivate presenti nel territorio. Talché la SAU, considerata nel P.A.T., è irreale, e permette, quindi, di superare la percentuale minima imposta dalla Regione Veneto del 61,30%, oltre la quale il coefficiente di trasformabilità da applicare è 1,30 e non, invece, 0,65.
Sorprende, poi, che l'Amministrazione Comunale di Torri di Quartesolo abbia deciso di presentare ufficialmente il PAT ai cittadini di Torri. Peccato che la presentazione avvenga venerdì primo giugno, a pochi giorni dal termine previsto per legge per la presentazione delle osservazioni. Ci chiediamo come potranno i cittadini che non ne fossero venuti a conoscenza prima, poter nel giro di una settimana (il termine è il 6 giugno) poter anteporre le giuste osservazioni inerenti al futuro urbanistico del loro Comune. Così si nega alla cittadinanza la partecipazione finale allo strumento urbanistico e la possibilità di dire la propria sulle negatività .
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