La lega sta perdendo la testa?
Domenica 21 Agosto 2011 alle 15:44 | 0 commenti

Giorgio Langella - Continuano gli insulti del segretario federale e di alti esponenti della Lega rivolti a chiunque. Forse hanno perso la testa. Forse, nelle difficoltà , emerge la vera natura volgare di tali personaggi. Prima di tutto è sempre bene ricordare come la Lega faccia parte del governo nazionale (con tre ministri e molti sottosegretari), di quello della provincia di Vicenza (presidente di giunta) e di quello regionale del Veneto (dove esprime il presidente Zaia).
Ben 8 degli ultimi 10 anni hanno visto esponenti leghisti occupare poltrone ministeriali a Roma. La situazione disastrosa nella quale è stato gettato il paese è, quindi, anche (o soprattutto) responsabilità della Lega. Tentano di farci credere che sono rimasti al loro posto (ben pagato) di ministri e sottosegretari perché non potevano far altro. Il sospetto, più che legittimo, è che siano rimasti là perché là è più facile gestire importanti fette di potere. Con tutto quello che ne consegue. Adesso, visto che stanno perdendo consenso, rispolverano vecchi slogan, parlano di secessione, insultano a destra e a manca.
Vorrebbero far credere di essere all'opposizione, la "lega di lotta", ma sono sempre più legati al potere e incollati alle poltrone. Bossi chiama "nano di Venezia" il suo collega di governo Brunetta? Poi chiedendogli scusa lo chiama "pirla"? Un dissidio insanabile. Persone che hanno nessuna stima l’una dell’altra. Però, votano tutti assieme. Bossi e i personaggi che animano la sua corte (la chiamano “cerchio magicoâ€) lo sanno bene che senza governo dovrebbero lasciare i ricchi posti che occupano. Poi Bossi insiste insultando Casini con espressioni irripetibili. Calderoli attacca "Famiglia Cristiana" che ha osato criticare l'operato del governo e la posizione della Lega. Poi continua attaccando con un epiteto volgare Montezemolo. Afferma che non ha mai lavorato (ma, sarebbe da chiedersi quale sia il curriculum di Umberto Bossi e quale quello del figlio Renzo, conosciuto come "il trota" e noto per la "folgorante" carriera da studente quando fu bocciato numerose volte all'esame di maturità , salvo diventare, in brevissimo tempo, consigliere regionale della Lombardia). Una situazione da lupanare. Sarebbe persino comico se fossero "quattro amici al bar" o se si trovassero su un palco per far divertire il pubblico. Ma questi sono ministri della Repubblica e quello che fanno e dicono è un insulto per ogni italiano. La politica per questi "signori" è fatta di attacchi personali, insulti, battute, parolacce. Mai un'analisi seria, mai un'autocritica.
A fine anno, secondo le stime, verranno persi circa 90.000 posti di lavoro. Diciamolo chiaramente è l'ennesimo dato negativo che evidenzia il fallimento di questo governo del quale la Lega è uno dei pilastri fondamentali. PdL e Lega hanno dimostrato di non sapere governare, di non saper affrontare le difficoltà . Non hanno fatto nulla se non danni.Â
I capi della Lega adesso denunciano le delocalizzazioni ma, seduti sulle comode poltrone del potere, non le hanno mai impedite (e potevano farlo) e spesso le hanno giustificate dichiarando che erano “ineludibiliâ€. Urlano contro gli evasori ma poi sostengono un primo ministro che dichiarava come fosse giusto non pagare le tasse. Dicono di essere dalla parte dei "poveracci" (perché mai chiamare così i pensionati?) ma non vogliono colpire le ricchezze con una giusta patrimoniale. Sono contro la corruzione ma, qua e là , esponenti leghisti vengono indagati proprio per reati attinenti alla corruzione. Sono per la meritocrazia e, poi, fanno eleggere "giovanotti" come Renzo Bossi in posti molto ben remunerati. Sono sempre “innocenti†… a parole e slogan.
Ormai quello che sanno fare "lorleghisti" è solo un abbaiare, sbraitare e tentare di chiamarsi fuori. Nessuna proposta concreta. Nulla tranne penose giustificazioni. Vogliono dimostrare forse che il pressapochismo e l'ignoranza possono restare al potere nonostante tutto? Smentiamoli e licenziamoli dai posti che occupano.
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