La Lega Democratica Comunitaria di Davide Lovat pensa già alle amministrative
Sabato 23 Luglio 2011 alle 20:19 | 0 commenti
Da VicenzaPiù e Ovest-alto Vicentino n. 218 (qui la locandina).
Di Davide Lovat
Il neonato movimento politico culturale Lega Democratica Comunitaria sta ottenendo crescenti consensi, come la stampa locale ha prontamente rilevato: in Provincia di Vicenza vanta già l'adesione ufficiale di un consigliere comunale a Recoaro Terme, oltre a una mezza dozzina di altri non ancora pronti a "fare outing" perché eletti in altre liste (non necessariamente Lega Nord).
In Provincia di Venezia presto sarà resa pubblica l'adesione di altri amministratori e lo sviluppo di recenti colloqui fa presagire la penetrazione nelle Province di Padova, Belluno e Verona. Per ogni amministratore, ci sono almeno un'altra decina di adesioni, che fanno contare ormai un discreto gruppetto di aderenti al movimento ancor prima del completamento del Manifesto ideologico e dello Statuto, che sono in elaborazione. Questo entusiasmo fa pensare che l'intuizione avuta dai membri dell'associazione "Identità & Tradizione" fosse corretta: c'è una profonda domanda di rinnovamento della proposta politica da parte dell'elettorato, unita alla diffusa sfiducia per i partiti attualmente presenti nelle istituzioni. Soprattutto c'è voglia di facce nuove e di uomini e donne puliti, incensurati e limpidi. Infine, c'è voglia di ideali per uscire dall'incubo della politica attuale, ormai sottomessa all'economia e perciò concentrata solo su dibattiti relativi a bilanci, soldi, frazioni decimali di punti di PIL, giudizi delle agenzie di rating, come se lo Stato fosse in tutto e per tutto un'azienda e non molto, ma molto di più e di altro. Non c'è fretta di crescere, né ansia per dover concorrere alle prossime scadenze elettorali, amministrative o politiche che siano. Per noi è ora importante strutturarci e crescere di numero e nell'estensione territoriale, con l'obiettivo di varcare i confini regionali appena possibile, essendo il nostro progetto a lungo termine e orientato al "dopo B.B." (dove B.B. non sta per Banda Bassotti, sebbene l'acronimo si attagli perfettamente ai seguaci dei due leaders, ma sta per Berlusconi e Bossi).
Tuttavia, se matureranno le condizioni e se i colloqui di questi giorni daranno i frutti che lasciano sperare, non è da escludere uno sviluppo che potrebbe portare a formare diverse liste per le prossime amministrative comunali nel vicentino e soprattutto nel veneziano, dove il voto riguarda anche realtà importanti (in quel caso, come a Recoaro, potrà essere usato il nome "Identità & Tradizione" per distinguere l'ambito amministrativo da quello politico); e magari ci potrà essere anche una sorpresa clamorosa per il rinnovo della Provincia di Vicenza dell'anno prossimo. Ma non c'è fretta: la serenità di chi lotta per degli ideali, e nella loro efficace diffusione trova il suo compenso, è la nostra forza da contrapporre a chi nella politica vede ormai solo la propria fonte di reddito, e ne fa perciò una questione morbosa di vita o di morte.
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