La grande architettura contemporanea ritorna in Basilica palladiana dall'11 maggio al 2 settembre 2018 con una mostra su David Chipperfield Architects
Venerdi 1 Dicembre 2017 alle 15:58 | 0 commenti
Ritornano le grandi mostre di architettura contemporanea nella Basilica palladiana di Vicenza. L'assessorato alla crescita del Comune di Vicenza, in collaborazione con l'associazione culturale Abacoarchitettura, proporrà dall'11 maggio al 2 settembre 2018 un'esposizione dedicata a David Chipperfield Architects con progetti sviluppati dagli uffici di Londra, Berlino, Milano e Shanghai. L'evento è stato presentato oggi1 dicembre in anteprima all'Odeo del Teatro Olimpico alla presenza del vicesindaco e assessore alla crescita del Comune di Vicenza Jacopo Bulgarini d'Elci, del presidente di Abacoarchitettura Lorenzo Marchetto (nella foto a destra del vicesindaco) e del vicepresidente dell'Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti, conservatori di Vicenza Simone Matteazzi (nella foto alla sinistra del vicesindaco).
"Quella di oggi è la prima conferenza stampa dedicata al tema della grande architettura contemporanea a Vicenza - ha spiegato il vicesindaco e assessore alla crescita del Comune di Vicenza Jacopo Bulgarini d'Elci -; ci saranno altre occasioni a inizio 2018 per entrare nel merito e capire bene qual è il progetto di mostra che stiamo costruendo e come si articolerà , a partire dal suo titolo e dalla presenza dello stesso David Chipperfield a Vicenza che verrà a raccontare, in anticipo rispetto alla vernice, il progetto di allestimento di questa esposizione. Si tratta di un ritorno delle grandi mostre di architettura all'interno dello spazio più grande che abbiamo a Vicenza per ospitare le mostre, ovvero la Basilica palladiana. È un ritorno lungamente atteso, a quasi 12 anni dall'ultima esposizione confezionata da Abacoarchitettura. Successivamente la Basilica è stata oggetto di restauri che l'hanno portata negli ultimi anni a una diversa gestione rispetto al passato, rendendola, di fatto, un monumento più animato e vissuto in una logica più completa e profonda di quanto accadeva prima, capace di ospitare diverse mostre dedicate all'arte contemporanea e al mondo dell'illustrazione, alcune, come quella su Van Gogh, arrivate anche con la curatela di soggetti esterni al nostro territorio. Pertanto, il ritorno di una mostra dedicata all'architettura ha un particolare significato, dal momento che Vicenza - e lo testimonia la presenza dell'Ordine degli architetti oggi al mio fianco - non è un luogo qualunque ma una delle più grandi città di architettura su scala internazionale, una città globale dell'architettura in cui tanto si è fatto in questi anni, non da ultimo il Premio Dedalo Minosse. Tornare, pertanto, in un luogo così significativo per la nostra città quale la Basilica, peraltro a pochi giorni dalla chiusura della mostra di grande successo di cui stiamo godendo in questi mesi, ci dimostra qual è la giusta collocazione di un investimento politico su questo tema. Ed è anche il modo migliore per ricominciare un percorso, in quanto mi piacerebbe che non fosse una esposizione occasionale ma la prima di una serie di progetti che saranno sviluppati nel corso del tempo. Mi fa piacere anche che l'ultima mostra del nostro mandato, e di cui potrà godere la prossima amministrazione dal momento che la mostra si svilupperà da maggio a settembre, sia dedicata all'architettura: non è stato semplice organizzarla ma ci siamo riusciti."
A dodici anni di distanza dall'ultima mostra, realizzata nel 2006 da Comune e Abacoarchitettura prima della chiusura della Basilica per il restauro, dedicata al duo giapponese Kazuyo Sejima/Ryue Nishizawa, l'architettura contemporanea sarà nuovamente presente nel panorama della cultura vicentina, a sottolineare l'importanza che tale disciplina riveste nella storia e nell'identità stessa della città .
Il ruolo di Vicenza come punto di riferimento internazionale per l'architettura è oramai ampiamente riconosciuto, anche grazie all'opera di istituzioni pubbliche e private che la città ha saputo valorizzare negli ultimi decenni. Questo ritorno consolida una realtà culturale che ha sempre rappresentato uno specifico potenziale di attrazione turistica legato al mondo dell'arte e dell'architettura.
Una ripresa, peraltro, lungamente attesa da parte del mondo degli addetti ai lavori del settore quali università , riviste specializzate, associazioni culturali, professionisti, che è stata resa possibile dal particolare interesse dimostrato dall'assessorato alla crescita del Comune di Vicenza e dal sostegno di un'imprenditoria locale e nazionale sensibile al valore sociale del proprio impegno a fianco della cultura.
Le ragioni che hanno portato a scegliere David Chipperfield Architects come protagonisti del ritorno della grande architettura contemporanea internazionale nella Basilica palladiana di Vicenza , risiedono anzitutto nella volontà di riaffermare il ruolo dell'architettura come disciplina in grado di coniugare ricerca artistica e valori sociali.
Ricordiamo allora anche le parole di David Chipperfield: "Nonostante tutto, l'Italia rimane la casa spirituale dell'architettura, ed è qui dove si può comprendere pienamente l'importanza degli edifici non come singoli spettacoli, bensì come manifestazioni dei valori collettivi e scenari della vita quotidiana. La sensibilità e la comprensione delle persone è senza dubbio il risultato del vivere a contatto con il più grande patrimonio di architettura e urbanistica esistente al mondo. Questo senso tangibile di contesto e di storia ricorda che il mondo costruito è il testamento della continua evoluzione del linguaggio architettonico ed è essenziale per la nostra comprensione del mondo."
La mostra vicentina aprirà i battenti poco prima dell'inaugurazione della XVI Biennale di Architettura di Venezia, curata dagli architetti irlandesi Yvonne Farrell e Shelley McNamara (Grafton Architects).
Grande attesa per il progetto di allestimento appositamente ideato per lo spazio espositivo della Basilica palladiana da David Chipperfield Architects, nel solco della tradizione delle mostre di Abacoarchitettura che proprio attraverso il "modo scelto per mostrare" intendono proporre una vera e propria esperienza diretta di Architettura. La mostra verrà presentata il prossimo gennaio a Vicenza alla presenza dell'architetto David Chipperfield nel corso di una conferenza stampa con le istituzioni.
A distanza di 25 anni dalla IV edizione del Premio Internazionale di Architettura Andrea Palladio che lo ha visto vincitore nel 1993 per l'edificio Toyota Auto di Kyoto in Giappone, David Chipperfield torna ad essere protagonista alla Basilica palladiana.
Sito dedicato alla mostra:
www.chipperfield.abacoarchitettura.org.
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