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La giostra settembrina

Di Marco Milioni Lunedi 9 Settembre 2013 alle 13:15 | 0 commenti

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Le ferie estive sono ormai agli sgoccioli e a Vicenza come in provincia gli amministratori, ma più in generale la classe dirigente, debbono fronteggiare una situazione non semplice. Su tutto i comuni vedono diminuire costantemente i trasferimenti da Stato e regione, mentre la crisi continua a mordere duramente. Al tutto si aggiunge la doppia querelle sul nuovo tribunale che riguarda l'accorpamento con Bassano e la storiaccia dei presunti abusi.

Fra le tante crisi aziendali che stanno scuotendo il Vicentino all'oggi quella di Mcs (nell'ambito della quale non mancano i nessi col caso pfoa o perfluorati) è forse quella più si cuce addosso ad un territorio in cui la manifattura tradizionale, colpa della crisi, ma anche di capitani d'industria sempre più concentrati sull'oggi e meno sul domani, stanno pagando duramente il fio per scelte poco lungimiranti. Un peso che si moltiplica per cento sulle spalle dei lavoratori che perdono o che potrebbero perdere il posto.

Nel comprensorio dell'Agno Chiampo è riesploso invece il contrasto tra le industrie conciarie e la giunta di Arzignano. La recentissima nomina di Alberto Serafin a capo della multiservizio pubblica Acque del Chiampo ha mandato in fibrillazione la politica locale. Il sindaco della città del Grifo Giorgio Gentilin (Pdl di ascendenza tosiana) ha compiuto una mossa astrattamente apprezzabile decidendo di recidere il cordone ombelicale di sudditanza che lega i conciari alla gestione del ciclo dell'acqua. Ma ha preso una cantonata andando a scegliere un personaggio Serafin, il quale più che vantare competenze tecniche specifiche vanta rapporti ben ammanagliati con la politica. Tanto che ad Arzignano tutti sanno che gli sherpa dell'operazione, che poi altro non è che la prosecuzione della medesima operazione che voleva Serafin a capo di un progetto di comunicazione sui reflui conciari, sono l'ex consigliere provinciale del Pdl Arrigo Abalti e l'ex assessore provinciale all'innovazione Andrea Pellizzari, pure lui del Pdl. I quali pare abbiano avuto l'avallo diretto dei plenipotenziari berici dei numi tutelari dell'operazione: ovvero l'eurodeputato del Pdl Lia Sartori e Flavio Tosi, sindaco leghista veronese. Leggi, il nuovo asse forte che sta nascendo in seno alla politica regionale che vede il sindaco di Vicenza Achille Variati (Pd) non distante dai due. Di più, Gentilin ha commesso un altro errore, quello di non essersi consultato con i sindaci azionisti di Acque del Chiampo. I quali, o almeno in parecchi tra loro, non hanno mai nutrito molta simpatia nei confronti della presa di Assoconcia sulla multiutility del comprensorio. I sindaci però hanno preso malissimo la scelta in solitaria di Gentilin dettatagli da Pellizzari e dal vicesindaco ombra della città del Grifo, ovvero dall'assessore alla comunicazione ed alla polizia locale Enrico Marcigaglia.

Rimane da capire poi se l'arrivo di Serafin, specialista in comunicazione politico-istituzionale, cambi i piani di Acque del chiampo rispetto al progetto dell'impianto per il trattamento dei fanghi. Un'opera che sta creando da mesi forti tensioni in vallata. E sullo sfondo poi rimane un'altra domanda. A chi Serafin, sempre che lo farà, affiderà la comunicazione di Acque del Chiampo?

Nel capoluogo frattanto il sindaco Variati dopo l'ubriacatura relativa alla vittoria alle comunali di primavera sta scegliendo un profilo basso. Una tendenza che si è concretizzata in primis con la vicenda del nuovo palazzo di giustizia. Per il quale si stanno spendendo fiumi di inchiostro per l'accorpamento con quello di Bassano, mentre la vicenda ben più pepata dei presunti abusi edilizi sta facendo fatica a trovare posto sui grandi quotidiani locali. Ma a turbare i sonni di palazzo Trissino c'è però l'attivismo del M5S, che in qualche maniera ha contribuito a far emergere la querelle su Borgo Berga alla stregua di caso nazionale.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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