Opinioni | Categorie: Politica

La Gelmini e il "tetto" per gli stranieri: idea buona ma inutile

Di Luca Matteazzi Martedi 12 Gennaio 2010 alle 18:08 | 1 commenti

Maristella Gelmini (Foto l'Unità)Per una volta sono d'accordo con lei. Almeno sulla carta. Lei è il ministro dell'istruzione Maria Stella Gelmini, e la materia del contendere è il discusso provvedimento che fissa un tetto del 30 per cento per gli stranieri presenti nelle classi scolastiche. Una misura già sperimentata proprio qui a Vicenza, tra l'altro da una giunta di centrosinistra (molto più di centro che di sinistra, a voler essere precisi) e che ora il ministro ha deciso di proporre su scala nazionale. Attirandosi subito accuse di razzismo e discriminazione che, in questo caso, trovo decisamente fuori luogo.
Se attuato con la giusta flessibilità, e lasciando ai dirigenti scolastici la possibilità di adeguare le direttive nazionali alle esigenze delle realtà locali, come pare si sia orientati a fare, distribuire in modo omogeneo i ragazzini stranieri può aiutare a non creare classi ghetto o situazioni difficilmente gestibili.

Si tratta di applicare su scala più ampia quanto già fatto, senza tanti clamori, da decine di scuole: se tra i nuovi iscritti di una elementari ci sono, mettiamo caso, 25 stranieri, non credo che li concentrino tutti in un'unica classe. Li distribuiranno piuttosto tra le varie classi prime. Per quale motivo, dunque, non fare altrettanto a livello di quartiere o di comune?
Del resto quella indicata dal ministro è la stessa strada su cui si sono già incamminati molti comuni in cui si registrano flussi migratori importanti, come Arzignano o Vicenza, appunto. Perché scuole con alte concentrazioni di stranieri non convengono a nessuno: mettono in difficoltà i docenti, che si trovano a gestire situazioni sempre più complesse con organici sempre più ridotti e risorse sempre più striminzite; e scontentano molti genitori, con il rischio (concreto: succede spesso anche dalle nostre parti) che chi ha la possibilità porti i figli in un'altra scuola, innescando così circoli viziosi difficili da interrompere. 

Sulla carta, quindi, l'idea della Gelmini ci può stare. Il problema è passare dalla teoria alla pratica. Perché la scuola italiana, come sa bene chi ci lavora, si trova in condizioni sempre più difficili, e non certo a causa dell'invasione degli stranieri. Il problema di fondo sono le continue riduzioni di organico e di risorse, riduzioni di solito mascherate da riforme (il caso del "maestro unico" è esemplare) di cui il ministro Gelmini è stata uno dei principali artefici. Molte scuole, soprattutto quelle che da tempo hanno sui loro banchi molti alunni non italiani, avevano già studiato percorsi e meccanismi di integrazione: sfruttando le compresenze, le eccedenze di orario, le ore buche dei loro insegnanti. Ora che tutto questo viene tagliato, i progetti per l'inserimento dei figli dei migranti sono i primi a saltare: perché non ci sono più soldi per pagare i docenti che li seguivano, o perché non ci sono più docenti con ore a disposizione, o perché non è più possibile avere, almeno per alcune ore, due insegnanti nella stessa classe. Ecco, se quella del 30 per cento non è stata la solita sparata pubblicitaria e se la Gelmini ha davvero a cuore l'integrazione, dovrebbe rimettere pesantemente mano alla sua "riforma", prima di pensare ai tetti o alle quote protette.

 

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Commenti

antonella
Inviato Lunedi 24 Gennaio 2011 alle 18:21

fuori gli straNIERI NEL NOSTRO PAESE..SIAMO STUFI ...È UN CONTINUO..PRENDERCI IN GIRO..VIA
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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