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La Fiom in piazza a Roma: "Non ci fermiamo"

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 21 Ottobre 2011 alle 12:46 | 0 commenti

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Stop di 8 ore per il gruppo Fiat e Fincantieri. Dalle 9.30 sit-in a piazza del Popolo, dopo che Alemanno ha vietato i cortei. Alta adesione allo sciopero. Pullman da tutta Italia. "Inaccettabile impedire ai lavoratori di manifestare"
La Fiom torna in piazza a Roma. Malgrado i divieti del sindaco Alemanno, che ha proibito per un mese i cortei nel Primo Municipio (il centro di Roma), il sindacato dei metalmeccanici non rinuncia alla sua manifestazione: è iniziato alle 9.30 il sit-in a piazza del Popolo, nel giorno dello sciopero nazionale di 8 ore proclamato nel gruppo Fiat e Fincantieri.
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La mobilitazione dei lavoratori trova Roma in uno stato particolare: sono giorni difficili per la capitale perché, dopo gli scontri del 15 ottobre tra black bloc e polizia, ieri (20 ottobre) è arrivato il grande nubifragio che ha messo in ginocchio la città, con le conseguenti polemiche sulla prevenzione e l'emergenza che coinvolgono ancora Alemanno. Nessun evento, però, come ha spiegato il sindacato, può essere usato per impedire una manifestazione pacifica e democratica.
Il segretario generale, Maurizio Landini, in conferenza stampa ha ripercorso le tappe della vicenda: la Fiom aveva ottenuto il corteo da piazza Esedra a piazza Santi Apostoli poi, dopo gli incidenti di sabato, il sindaco ha vietato i cortei per un mese. Il sindacato ha allora ipotizzato un corteo fuori dal I Municipio (da piazzale Flaminio a piazzale Mazzini, sotto la Rai), ma si è visto negare anche quello.
"Se si aggiungono le dichiarazioni di Maroni sulla fideiussione - ha detto Landini -, ci si rende conto che si vuole impedire ai lavoratori che stanno perdendo il loro posto di lavoro di manifestare e questo è inaccettabile". Quindi la scelta di piazza del Popolo: "Riteniamo che si debba rispetto a tutte le persone che almeno con 90 pullman arriveranno a Roma. Si tratta di una questione di responsabilità".
Molto significative le adesioni allo sciopero in Fiat secondo i primi dati diffusi dalla Fiom di Torino: Il sindacato dei metalmeccanici torinesi parla di un'adesione del 60% alla Fiat Powertrain di Mirafiori, 60-70% all'Iveco, 95% alla Itca di Grugliasco. E ancora 75% all'Avio di Borgaretto, 85% alla Daitec di Chivasso e 70% nelle aziende dell'indotto auto dell'alto canavese. Secondo l'azienda invece le adesioni sarebbero del 7,6% di Cassino, dell'8,8% alla Powertrain di Torino, del 12,4% alla Sevel di Val di Sangro e del 16,5% a Termini Imerese. I lavoratori delle Carrozzerie di Mirafiori sono in cassintegrazione.
Insieme alla protesta contro le scelte industriali di Fiat e Fincantieri, l'iniziativa è anche un modo "per riconquistare il diritto a poter manifestare", ha spiegato ancora Landini. Verrà lanciata la campagna "Un euro per la democrazia": una raccolta di fondi in risposta alle garanzie patrimoniali chieste dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per chi vorrà scendere in piazza.
I metalmeccanici hanno ricevuto molti appoggi. Tra questi, ci sono gli studenti: "Saremo in piazza al vostro fianco, per gridare con forza il dissenso a un sistema economico mondiale criminale, a una politica che nasconde dietro alla richiesta di sicurezza le proprie mire a rendere lo Stato sempre meno luogo di democrazia e diritti". E' quanto scrive la Rete della conoscenza.
Anche alcuni esponenti del centrosinistra si esprimono a favore della manifestazione. Come il responsabile Economia del Pd, Stefano Fassina: "Migliaia di lavoratori e lavoratrici del gruppo Fiat, Fincantieri, Irisbus e di tante realtà aziendali segnate da cassa integrazione, mobilità, precarietà saranno a piazza del Popolo. Noi saremo con loro".
"Non posso che sostenere lo sciopero nazionale e la manifestazione organizzata a Roma". Lo scrive sul suo profilo Facebook il sindaco di Napoli dell'Idv, Luigi De Magistris, che aggiunge: "I lavoratori e i dipendenti del sistema industriale italiano sono cinti d'assedio e questo assedio assume il volto della cassa integrazione, dismissioni di stabilimenti e licenziamenti". E i 90 pullman giunti nella capitale lasciano presagire una grande partecipazione, superando le strumentalizzazioni e i divieti.
Rassegna.it, Ultimo aggiornamento alle ore 11:00

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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