Fiera di Vicenza al 20% nella fusione con Rimini. Va bene a Matteo Marzotto, Corrado Facco e soci pubblici. Ci perde la città
Sabato 1 Ottobre 2016 alle 16:29 | 0 commenti
In settimana il Cda della Fiera di Vicenza presieduto da Matteo Marzotto e i soci, in primis Comune e Provincia di Vicenza e poi la locale Camera di Commercio, avrebbero approvato, come d'altronde preannunciato da Achille Variati, la fusione con la Fiera di Rimini con modalità , determinate dai parametri contabili e patrimonali, in base alle quali Vicenza con il 20% di quote conterà come il "due di picche" nella realtà globale. Con quest'altra realtà vicentina destinata a scomparire chi ci guadagna? Di sicuro il direttore generale Corrado Facco, che diventerà direttore della Fiera di Rimini, e il presidente Matteo Marzotto, che, inossidabile anche alle vicende giudiziarie, farà il vice.
In questo modo non sarà neanche messo in discussione a Vicenza per una gestione finanziariamente insostenibile e che ha causato quella che oggi è non una fusione ma un vero e proprio assorbimeno se le indiscrezioni verranno confermate. Ci guadagnano, sulla carta e monetariamente, anche i soci pubblici che sperano di vendere in borsa le partecipazioni. Ma ci perde la città , tutta.
A cui, per giunta, non sono chiari vari contorni da noi esplicitati su una vicenda che vede vari incroci "discussi" anche in Romagna sull'asse Vicenza - Rimini.
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