La fiaba di Silvano Giometto
Lunedi 3 Settembre 2012 alle 11:35 | 1 commenti
Silvano Giometto, Vicenza Rinasce - C'era una volta un re, al quale tutte le imprese fallivano.
Egli interrogò il suo consiglio degli anziani per sapere quali fossero le cause dei suoi insuccessi;
Gli anziani senatori risposero che invece tutto andava bene.
Ricevevano lo stipendio più alto di qualsiasi altro regno, avevano una pensione a vita senza versare uno straccio di contributo e treni, aerei, navi, medicine, telefoni, cinema, teatri, stadi, massaggi e auto con autista tutto gratis.
Quindi che problemi ci potevano essere?
Il re non convinto si rivolse al consiglio dei senatori meno giovani chiamati deputati per chiedere loro cosa bisognava fare per iniziare l'opera di cambiamento.
I senatori più giovani risposero che non bisognava cambiare proprio nulla perché nel regno ci sono 1,3 milioni di persone che vivono direttamente o indirettamente con i favori della politica e che sui 6 miliardi di tasse prima casa riscosse a settembre quattro miliardi sono destinati alle auto blu e 2 miliardi al costo della presidenza del Re, del Senato, della Camera e della Corte Costituzionale.
Ma il Re ancora non era convinto e continuava a interrogare.
Un giorno il Re passando per Via Quattro Novembre a Vicenza fermò un signore che dipingeva sui muri a cui chiese se sapeva rispondere il perché dei suoi insuccessi e il perché tutti gli imprenditori del suo regno scappavano in altri regni.
Il signore gli rispose:
Vedete Vostra Grazia, nel lontano regno d'America le tasse sono al 13% mentre Voi impiccate i vostri sudditi con il 65%.
E' evidente che la situazione tra breve precipiterà rovinosamente.
Maestà , portate le tasse al 13% anche nel Vostro regno e vedrete che tutto cambierà .
E poi, Sire, non dimenticate che prima vi liberate di tutta quella marmaglia non eletta democraticamente che vi sta intorno prima salverete il vostro regno.
Il sovrano folgorato da quella risposta il giorno dopo mandò un messo per ricompensare quel signore versandogli tanto oro quanto era il peso della sua camicia.
Il messo arrivò, ma il signore era senza camicia
Il giorno precedente Equitalia gliela aveva pignorata e sequestrata
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