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La Effeti di Amenduni & c. in rosso per 36,7 milioni per "colpa" di Generali

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 17 Settembre 2014 alle 01:06 | 0 commenti

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Effeti, la holding che fa capo a Ferak (finanziaria controllata dalla famiglia Amenduni oltre che dalla Finint di Enrico Marchi e Andrea de Vido,  dalla Palladio Finanziaria dell'ex timoniere Roberto Meneguzzo e da Veneto Banca) e a Fondazione Crt Torino, e che controlla il 2,15% di Generali, ha chiuso il 2013 con un rosso di 36,7 milioni, legato principalmente ad alcune perdite sui derivati legati al titolo di Generali Assicurazioni. 

In sostanza, stando a quanto riporta l’agenzia Radiocor, la società – che come noto è avviata verso il probabile scioglimento con relativa spartizione della partecipazione in Generali tra i due soci (Ferak col 50,1% e Fondazione Crt col 49,9%) – dopo tre esercizi in utile ha perso nel 2013 36,7 milioni, a fronte di dividendi (provenienti dalla quota nel Leone) per 6,7 milioni e di perdite da operazioni finanziarie per 35,2 milioni.
In sostanza Effeti si era protetta da eventuali cali del titolo Generali sottoscrivendo derivati che però hanno provocato per il corso azionario favorevole. In ogni caso la performance di Generali nel  2013, ha permesso alla Effeti di portare a 540 milioni di euro il valore delle sue azioni nella compagnia triestina avvicinandolo notevolmente al valore di carico in bilancio pari a 602 milioni di euro per un valore unitario di 18 euro ad azione, mentre I valori odierni di Borsa del titolo del Leone sono di 16,1 euro.
Nella relazione allegata al bilancio 2013 di Effeti, quindi, si sottolinea che, proprio riguardo la quota in Generali, «si registra un accresciuto valore della partecipazione, che a prezzi di mercato risulta ormai prossimo al valore di iscrizione in bilancio» e che «le prospettive della partecipazione appaiono in ogni caso in miglioramento». Inoltre, «il prezzo di mercato prossimo al valore di bilancio potrebbe offrire opportunità per il ridimensionamento dell'esposizione debitoria e per prese di beneficio in un'ottica di conseguimento degli obiettivi finanziari pianificati». L'esposizione debitoria diminuisce di circa 30 milioni e ammonta a 310 milioni di euro, di cui 210 per un finanziamento a breve termine (che scadeva a gennaio) con Veneto Banca, e altri 100 milioni per un prestito obbligazionario convertibile in azioni Generali.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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