"La Dolce Boemia" al Comunale con l'Orchestra del Teatro Olimpico

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 6 Dicembre 2013 alle 14:55 | 0 commenti

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Nell’approssimarsi delle feste natalizie, ecco il secondo appuntamento della Stagione Sinfonica del Teatro Comunale di Vicenza, realizzata in collaborazione con l'Orchestra del Teatro Olimpico. Il Concerto è in programma giovedì 12 dicembre alle 20.45, dedicato a “La Dolce Boemia”; dirige la Oto nell'interessante programma musicale proposto dalla serata, tappa importante del viaggio nella tradizione sinfonica dei diversi paesi, il maestro Giampaolo Bisanti, direttore artistico e musicale dell'Orchestra; interprete solista delle pagine musicali di Dvořák, una delle più raffinate ed apprezzate violoncelliste a livello internazionale, la milanese Silvia Chiesa.

Mercoledì11 dicembre alle 14.30 sono in programma al Comunale le prove aperte del Concerto, dedicate agli alunni delle scuole secondarie e primarie del territorio, ma aperte al pubblico.

 

La Stagione Sinfonica 2013/2014 è frutto della partnership tra la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e l'Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza; è realizzata con il contributo di Regione del Veneto, MIBAC, Comune di Vicenza, Fondazione Giuseppe Roi, Banca Popolare di Vicenza e Collegio Notarile dei distretti riuniti di Vicenza e Bassano del Grappa come sostenitori istituzionali, con il contributo di Ac Hotel Vicenza, Develon, Fitt Group, Mair Research e Vicentinox in qualità di sponsor e con Il Giornale di Vicenza, Corriere del Veneto e TVA VIcenza come media partner.

 

La Stagione Sinfonica del Comunale, che porta il titolo suggestivo di “Suoni dal mondo”, è firmata per il secondo anno consecutivo dal direttore artistico e musicale dell'Orchestra, il maestro Giampaolo Maria Bisanti. In questo secondo appuntamento, saranno presentate al pubblico celebri pagine di grandi compositori della tradizione ottocentesca. I temi musicali condurranno gli ascoltatori nella dolce Boemia, cuore pulsante della cultura europea, zona ricca di storia, luogo di incontri fecondi tra le tradizioni di Oriente e Occidente. Il programma della serata prevede come brano d’apertura una parte del poema sinfonico La Moldava di Bedřich Smetana musicista ceco, noto al grande pubblico soprattutto per questa composizione del 1874 in cui celebra la bellezza del fiume Vltava (che è il nome originale del poema), fiume che nasce nei boschi della Selva Boema e che giunge a Praga dopo aver attraversato la campagna, per poi sfociare nell'Elba. Delle scene paesaggistiche descritte nel poema sinfonico, gli ascoltatori potranno godere la splendida pagina dell’ingresso del fiume a Praga, la città dorata ed essere trasportati nell’atmosfera dei suoi affascinati scorci urbani.

 

Seguirà il celebre e conosciutissimo Concerto per Violoncello ed Orchestra Op. 104 di Antonìn Dvořák; scritto nella forma di una sonata nel 1895, il primo movimento del Concerto prende avvio con una lunga introduzione dell'orchestra, che demarca entrambi i temi e permette al solista di espandersi progressivamente; segue questo movimento iniziale, l'Adagio, connotato da un’impostazione più intimista: questo secondo tema, lirico ed espressivo, è preceduto da fascinose dissolvenze e seguito da un gioioso movimento danzante che introduce il solista.Nonostante segua la scia delle opere “americane” di Dvořák (negli anni della composizione il musicista boemo era infatti direttore del Conservatorio di New York) il Concerto non presenta temi che richiamano il folklore del “Nuovo mondo” anche se nella partitura permane non poco l’atmosfera di quelle composizioni.

Un grande sentimento di nostalgia pervade il terzo ed ultimo movimento, dalla forma di un Rondò. Il movimento cresce in modo sempre più passionale, finché il pezzo termina riprendendo temi dal primo e secondo movimento, concludendosi in modo lento e giubilante.

Conclude questo viaggio nel cuore d’Europa, la Sinfonia n. 8 in sol maggiore, sempre di Antonìn Dvořák; completata nel 1889 fu eseguita per la prima volta l’anno successivo a Praga, sotto la direzione dell’autore; considerata all’unanimità uno dei vertici compositivi dell’autore, è sicuramente una delle sinfonie meglio riuscite del XIX secolo, quella che riporta con maggiore forza espressiva l’influenza della musica e della cultura boema.

Questa sinfonia, composta di quattro movimenti, presenta un gran numero di contrasti lirici; le transizioni sono delicate e fluenti, come si può notare nel corale in forma di introduzione che conduce al vivace tema principale del primo movimento. Questo tempo è seguito poi da un movimento lento dal carattere rapsodico, da un allegretto in forma di valzer e infine da una strana commistione di forma-sonata e di tema con variazioni Nello specifico, il primo movimento, in sol maggiore, è formato da due temi festosi influenzati dal romanticismo nazionalista slavo, mentre il secondo movimento è impostato su un tema malinconico in do minore e da uno più sereno in do maggiore. Il terzo movimento, in sol minore, in forma di scherzo, si ispira alle danze popolari slave. Il quarto movimento, introdotto da squilli di tromba, segue un tema di danza introdotto dai violoncelli. Dopo un episodio centrale in diverse tonalità segue una riproposizione del primo tema in variazioni più lente fino a una coda molto ritmica dell'orchestra al completo che va a concludere l'opera.

Protagonista della serata, con la Oto guidata dal direttore artistico e musicale Giampaolo Bisanti, la violoncellista Silvia Chiesa che al suo attivo può vantare una brillante carriera solistica internazionale, con concerti in tutti i principali Paesi europei, oltre che negli Stati Uniti, Cina, Australia, Africa e Russia. Il suo repertorio si caratterizza per ampiezza e originalità, oltre che per la costante attenzione alle composizioni del contemporaneo. A lei sono dedicati infatti un Concerto per violoncello e orchestra di Matteo D’Amico e, insieme a Maurizio Baglini, una Suite per violoncello e pianoforte di Azio Corghi. Ha eseguito in “prima” italiana lavori di Campogrande, Clementi, Dall'Ongaro, Maxwell Davies e Sollima. Nel 2013 ha debuttato come solista al Comunale di Firenze con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e in Polonia con la Cracow Philharmonic Orchestra, mentre in duo con Baglini si è esibita per la prima volta in Australia, ospite della prestigiosa Government House Foundation di Perth. Silvia Chiesa è artista residente dell’Amiata Piano Festival e docente all’Istituto superiore di studi musicali “Monteverdi” di Cremona.

Suona un violoncello Giovanni Grancino del 1697.

 

I biglietti sono in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale (viale Mazzini 39, Vicenza - tel. 0444.324442  [email protected]) aperta dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.15, sul sito del Teatro Comunale www.tcvi.it, e in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza.

I costi dei biglietti per il Concerto del 12 dicembre sono: intero 25 euro, ridotto over 65 - 20 euro, ridotto under 30 - 10,60 euro, mentre i biglietti per le prove aperte di mercoledì 11 dicembre costano 2 euro.

I prezzi dei biglietti per il Concerto di San Silvestro del 31 dicembre, fuori abbonamento, sono: 30 euro per il biglietto intero, 25 euro per il ridotto over 65 e 15 euro per il ridotto under 30.

I biglietti per il Concerto del 31 dicembre sono tutti esauriti da tempo.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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