La "denuncia" in video di Zaltron e Bezze sui dati preoccupanti di Aim
Venerdi 26 Aprile 2013 alle 22:04 | 5 commenti
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Presentiamo qui il video e la relazione di Liliana Zaltron, candidato sindaco per M5S a Palazzo Trissino, e di Marco Bezze, un altro esponente della lista, sullo stato del gruppo Aim, di cui abbiamo già riferito in un nostro precedente servizio dopo il quale Aim ha duramente replicato alle accuse del M5S.
Una Municipalizzata al servizio della città o dell'amministrazione?
Abbiamo analizzato i conti del Gruppo AIM di cui il Comune detiene il 100% delle partecipazioni. In questa conferenza stampa presentiamo, tra le molte, le più significative criticità che sono emerse da quest'indagine.
Da realtà di servizio che produceva valore alla vicentinità a gruppo industriale/finanziario con attività commerciali e interessi non collegati alle necessità di Vicenza
Una municipalizzata "al palo", cinque anni persi....
In questo tempo di crisi valorizzare le risorse interne e ridurre gli sprechi
Consulenze abnormi conseguenza di amministratori poco "tecnici" e molto lottizzati
Assenza di direzione e controllo + propensione a fare attività comerciale: un coctail micidiale
Scarsa liquidità e difficoltà di incasso.....l'abbraccio mortale del debito e delle banche
Una voragine debitoria sulla testa dei cittadini
Debiti a breve e liquidità immediate: una bomba a orologeria
AIM al servizio di Vicenza o al servizio dell'amministrazione?
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Da realtà di servizio che produceva valore alla vicentinità e per il Comune a gruppo industriale/finanziario con attività commerciali e interessi non collegati alle necessità di Vicenza
Il gruppo AIM fino a poco tempo fa era un importante generatore di valore per le casse del Comune (che è il suo proprietario/azionista) mentre progressivamente si è trasformata in una preoccupante realtà sempre più finanziaria e meno industriale, più orientata alle gare e ai mercati commenciali esterni e meno al servizio della vicentinità . Sono così nate, acquistate e create le numerose società che compongono il gruppo AIM, tutte soggette a continue operazioni straordinarie: fusioni, accorpamenti, acquisti di pacchetti azionari, conferimenti etc., tutte operazioni molto costose anche sul piano delle consulenze e che hanno creato un numero elevato di "poltrone" e di consigli di amministrazione
Una municipalizzata "al palo", cinque anni persi....
i dati dimensionali (fatturato, turnover etc.) del bilancio consolidato del 2008 sono molto simili ai dati del 2011 e pertanto l'esercizio di inizio mandato della gestione Variati e quello ultimo disponibile sono assolutamente allineati e pressoché comparabili. Nel 2008 i ricavi delle vendite del gruppo AIM sono stati di 228 milioni di euro; nel 2011 sono stati di 232 milioni di euro, per cui questa quasi perfetta coincidenza di valori ci permette di analizzare l'evoluzione, o meglio la mancata evoluzione del gruppo con assoluta obiettività . Questa sicuramente non è una buona notizia perchè vuol dire che il gruppo AIM, e lo dicono i numeri, durante tutto questo tempo è rimasto più o meno al palo, non è cresciuto, non si è evoluto. Altre città capoluogo, come quasi tutti sanno, hanno utilizzato le loro municipalizzate per verificare, sviluppare o stringere alleanze, per fare massa critica, rete ......in altre parole per affrontare un futuro sempre più incerto e complicato attraverso reciproche sinergie. Oggi Vicenza è costretta a rincorrere e non è detto che si trovi chi ci vorrà (vi ricordate i giorni scorsi con l'annuncio "bufala" del Sindaco di accordi con Rovigo e Trento, prontamente smentiti dai diretti interessati). L'impressione è che non siano proprio così entusiasti di accoglierci. E la ragione c'è e questa conferenza, semplificando, cercherà di ilustrarla.
In questo tempo di crisi valorizzare le risorse interne e ridurre gli sprechi
Oggi viviamo un momenti di di grande crisi, ben diverso dagli anni precedenti dove si poteva largheggiare (come del resto si è fatto) con scelte di gestione spesso azzardate, che avevano poco a che fare con i reali bisogni della comunità (investimenti fuori territorio, indebitamento etc.) e che rispondevano più a logiche di tipo finanziario che non industriale. Oggi appare necessario attivare una politica molto attenta, per niente improvvisata finalizzata alla riduzione degli sprechi e all'ottimizzazione delle risorse che abbiamo a disposizione, sopratutto le risorse umane presenti all'interno del gruppo AIM e che sono assolutamente valide, di grande esperienza e per questo da valorizzare maggiormente rispetto a quello che ha fatto e intende fare l'attuale amministrazione, che ha fatto dell'esternalizzazione e dell'appalto esterno il suo cavallo di battaglia.
Consulenze abnormi conseguenza di amministratori poco "tecnici" e molto lottizzati
Ed infatti, nel corso di quattro anni (cioè dal 2008 al 2011 ossia sotto la gestione Variati) il gruppo AIM ha speso nel suo complesso più di 5 milioni e 300 mila euro in consulenze professionali, legali e notarili, 1 milione e 200 mila euro solo nel 2011. Significa 10 miliardi e 200 milioni di vecchie lire, tanto per ricordare un parametro di reale valore. Una montagna di soldi che non derivano certo dal "gratta e vinci" ma sono queli che tutti i cittadini, ahi noi, con puntualità paghiamo come utenze, tariffe e bollette. Tutte le gare, i contratti di appalto, le consulenze "strategiche", le fusioni, ristrutturazioni, acquisizioni, incorporazioni, costituzioni di nuove società etc. etc., il..... fa e il disfa..... di questi anni è stato corroborato da altrettante consulenze professionali così come lo sono stati tutti i contratti, gli accordi i preliminari etc. che da tali operazioni sono derivati e conseguenti. Una montagna di soldi che probabilmente sarebbero potuti esser spesi diversamente e con più oculatezza se AIM si fosse concentrata solo su quello per cui è nata: assicurare i servizi essenziali per la comunità . Invece hanno scelto di aventurarsi nel "mercato" nella competizione globale, guidati da amministratori nominati secondo la lottizzazione politica e non da persone con capacità tecnica adeguata.
Assenza di direzione e controllo + propensione a fare attività comerciale: un coctail micidiale
Errori tipo quello commesso con la Piattaforma di Marghera o altre avventure simili, assumere impegni sproporzionati rispetto alle reali possibilità del gruppo AIM significa mettere in difficoltà , spesso finanziaria, le società , il gruppo e la comunità . Così anche agendo accrescendo il debito (lo vedremo poi in particolare) significa adossare sul capo dei nostri figli e dei cittadini che verranno sempre maggiori impegni sottraendo loro, ingiustamente, risorse e costringendo poi la comunità a sopportarne le conseguenze attraverso il pagamento di bollette sempre più care. Il termometro della liquidità per il gruppo AIM segna febbre alta se solo si pensa che il saldo degli euro disponibili (un po' come il saldo del conto corrente famigliare) al 31 dicembre 2010 era di poco meno di 22 milioni di Euro mentre un anno dopo, al 31 dicembre 2011 la cassa ammontava a circa 7 milioni. Siamo molto preoccupati perchè tale contrazione è abbinata a una sempre maggiore difficoltà ad incassare i crediti commerciali: tra questi anche quelli del Comune che stenta a pagare. AIM è la nostra società , è la società che eroga (e deve assicurare) i nostri servizi. Se un domani non ha i soldi (come è accaduto a Napoli) allora gli autobus non girano perchè non c'è il gasolio per rifornirli o l'immondizia non viene ritirata, di esempi ne abbiamo già sotto gli occhi purtroppo......
Scarsa liquidità e difficoltà di incasso.....l'abbraccio mortale del debito e delle banche
Pochi soldi in conto e difficoltà ad incassare i crediti costringono AIM a ricorrere alle banche. Si pensi che nella sola gestione variati (anni 2008-2011) la comunità vicentina ha pagato alle banche solo per interessi e spese (non quindi per diminuire il debito) 28 milioni 630 mila euro, 56 miliardi delle vecchie lire! E' un dato, senza entrare ora nei tecnicismi, che fa riflettere, e molto.
Debito = spendere oggi per far pagare a chi verrà dopo di noi .....allora dipende per fare cosa.... Se si tratta di spendere per il bene o i servizi della città allora la cosa può avere un senso. Ma se si tratta di spendere, di investire, di agire attraverso AIM per fare attività finanziaria, di acquisizione di partecipazioni, per fare "business" in territori e servizi lontani da Vicenza e non lo si fa con i soldi propri ma a debito significa consegnarsi all'abbraccio mortale dei debiti e delle banche. E' necessario invece tornare a concepire il gruppo AIM come una realtà al servizio di Vicenza e per Vicenza e non a servizio del mercato e per il mercato.
Una voragine debitoria sulla testa dei cittadini
Il problema del debito, non solo quello che AIM ha con le banche, è un problema serio, molto serio. Se guardiamo al bilancio consolidato 2011 il totale del debito che AIM ha al 31/12/2011 nei confronti dei fornitori, delle banche, in sostanza dei terzi ammonta complessivamente a 317 milioni di euro..... pari al 136% dell'intero fatturato dell'ultimo anno (2011). E' un rapporto peggiore di quello che oggi ha lo stato italiano in termini di Debito-PIL quello del "baratro" per intenderci! Sono 317 milioni di euro che la comunità vicentina deve a qualcuno. Si dirà , si ma i debiti sono controbilanciati dagli attivi (cioè, per farla semplice, dalle cose "vendibili") che AIM possiede. Ebbene questo è il punto: quanto vendibili son quelle cose? Qual'è il valore realmente realizzabile? Tale valore è sufficiente per coprire quella montagna di debiti? Perchè, ricordiamo i debiti sono soldi da restituire a qualcuno, le attività sono cose da vendere..........e per vendere devi avere qualcuno che compra e non è detto che questo qualcuno ci sia (basta vedere come sono andate le cose recentemente anche con le vendite delle proprietà Comunali, o pensare che vendere una discarica o una quota societaria non è come vendere un appartamentino).
Anche chi non se ne intende capisce che forse qualche preoccupazione l'abbiamo e non a torto. Anche perchè se non si riesce a realizzare l'attivo, AIM o il suo socio, cioè il Comune ossia tutti noi, deve rimborsare soldi, non cose. Se, come purtropo è, devo restituire soldi ad un fornitore o a una banca e a questa propongo, al posto dei soldi una discarica oppure gli autobus oppure una parte del depuratore o un pezzo del CDR di Grosseto... pensate che la banca o il fornitore accetti? Ovviamente no e così saremo costretti a pagare tutti di più (le solite e purtroppo sempre più care bollette o tariffe) per restituire quei soldi. Ad oggi ne abbiamo 317 milioni di euro, al 31 dicembre 2012 non sappiamo. Certo è che se guardiamo a quanti debiti aveva AIM nel 2008 ( e guardiamo al 2008 perchè, come detto, quell'anno AIM aveva dimensioni operative simili a quelle del 2011), troviamo che ammontavano a 277 milioni. In sostanza la gestione Variati (a meno di effetti peggiorativi che risulteranno al 2012) ha "regalato" ad AIM e alla comunità 40 milioni di euro (80 miliardi di vecchie lire) di debiti in più.......
Debiti a breve e liquidità immediate: una bomba a orologeria
La composizione del debito a breve termine, in particolare i soldi che dobbiamo come AIM restituire alle banche entro 1 anno, rappresenta una significativa criticità perchè si tratta di debito difficilmente negoziabile. Lo sanno bene gli imprenditori quando vanno in banca a chiedere di allungare i tempi di restituzione dei finanziamenti che risposte oggi giorno ricevono......Bene, AIM è comunque un'azienda, anche se è particolare. Ma anche a lei non vengono fatti sconti. Gli interessi sul debito infatti salgono (meno di 2 milioni nel 2010 mentre sono quasi 3,5 nel 2011) e la negoziazione con le banche è sempre più difficile. Lo dicono gli amministratori stessi che a pag. 57 della relazione sulla gestione (che accompagna il consolidato 2011) evidenziano un peggioramento del 38,2% della posizione finanziaria netta, peggioramento dovuto all'inasprimento degli interessi passivi. I debiti a breve che AIM deve pagare entro 1 anno ammontano complesivamente a 248,5 milioni di euro di cui 113 milioni (il 45,5%) alle banche. Il problema - molto serio - sta nel fatto che se incassassimo tutti, ma proprio tutti, i crediti commerciali attualmente in essere disporremmo di poco più di 201 milioni di euro. Si tratta di un'ipotesi inattuabile perchè si dà per scontato di incassare somme che so già che non incasserò in così breve tempo (AIM non incasserà a breve i 52,2 milioni di € vantati nei confronti del Comune e bloccati, tra l'altro per effetto del patto di stabilità ). Ma anche se fosse, e sappiamo che così non è, mancano sempre 47 milioni di euro per mantenere quello che in gergo si definisce come "equilibrio finanziario di breve termine". In più, e non solo, sono già fortemente indebitato con le banche con linee di credito di conto corrente (linee di tipo 1) che sono le più costose confidando, è proprio il caso di dirlo, che i tassi di interesse non comincino a crescere, perchè altrimenti saranno - per le generazioni presenti e future - problemi veramente seri. Appare pertanto privo di fondamento l'entusiasmo che fa da corredo alle recenti dichiarazioni con cui viene conclamato un ottimo stato di salute di AIM: non si tratta di differenti vedute politiche ma di numeri....purtroppo.
AIM al servizio di Vicenza o al servizio dell'amministrazione?
L'analisi effettuata dal 2008 al 2011 restituisce una netta sensazione per cui le municipalizzate, il gruppo AIM, le partecipate comunali sono state utlizzate non per tessere un disegno al servizio della comunità ma piuttosto quale veicolo per soddisfare le contingenze politiche, o le velleità commerciali, che di momento in momento si presentavano. Si pensi ad esempio al personale: nel 2008 (quando si è detto AIM faceva un volume di attività pari a quello del 2011) erano a libro paga 868 persone. Oggi, per fare lo stesso volume di attività sono assunte 1.077 persone il 25% in più. Allora delle due l'una o erano dei supereroi nel 2008 oppure sono state assunte a livello di gruppo delle risorse in più (209 unità ), il che non ha senso o meglio l'unico senso è solo quello politico ossia di bacino di voti e di consenso......Poi, nel 2008 c'erano 595 operai, 267 impiegati e soli 6 dirigenti. Nel 2011, per fare lo stesso volume di attività abbiamo 706 operai, e già qui non si capisce, 360 impiegati - e qui proprio non si capisce - e 11 dirigenti, quasi il doppio! di quelli che avevamo prima. Per fare le stesse cose? Nel 2008 abbiamo pagato per il personale del gruppo AIM 38 milioni di euro all'anno. Nel 2011 ne abbiamo pagati 49,7 ossia il 130% in più per fare lo stesso fatturato e le stesse cose...
- attività comerciale: un coctail micidiale (commerciale senza la doppia e cocktail senza la kappa)
- mercati commenciali esterni (commenciali?)
- ilustrarla. (altra doppia mangiata)
- di di grande crisi, (due volte di)
- sopratutto le risorse umane (soprattutto si scrive così)
- ma sono queli che (che fame di doppie!!!)
- aventurarsi nel "mercato" (c.s. ovvero, a beneficio dei grillini, come sopra)
- attività comerciale: un coctail micidiale (nessuno aveva chiesto il bis, ma i penta-asini sono generosi)
- adossare sul capo dei nostri figli (addossare con due d, usato più spesso come appoggiare, non porre sopra?)
- Qual'è il valore realmente realizzabile? Tale valore è sufficiente per coprire quella montagna di debiti? (eccoci giunti alla vera perla di tutto il documento: in seconda- siamo generosi- terza elementare già si è superata questa fase esistenziale dell?apostrofo in ?qual è??.)
- le attività sono cose da veddere..........e per vendere devi avere qualcuno che compra e non è detto che questo qualcuno ci sia (in questo passaggio il lessico raggiunge l?apice e testimonia l?altissima levatura culturale e professionale del grande economista estensore del documento?.)
- Se, come purtropo è, devo restituire soldi ad un fornitore o a una banca e a questa propongo, al posto dei soldi una discarica oppure gli autobus (oltre alla doppia, no comment sull?eleganza dello stile?)
- AIM deve pagare entro 1 anno ammontano complesivamente a 248,5 milioni di euro di cui 113 milioni (il 45,5%) alle banche. (la saga delle doppie continua, oltre al numero uno scritto in cifra)
- viene conclamato un ottimo stato di salute di AIM: non si tratta di differenti vedute politiche ma di numeri....purtroppo. (forse l?autore intendeva dire annunciato, acclamato, sbandierato, ma conclamato qui è proprio non adatto)
- L'analisi effettuata dal 2008 al 2011 restituisce una netta sensazione per cui le municipalizzate, il gruppo AIM, le partecipate comunali sono state utlizzate non per tessere un disegno al servizio della comunità (finiamo in bellezza con l?ultima doppia regalata alla storia, oltre che accostare il verbo tessere al sostantivo disegno. Forse si intendeva scrivere tratteggiare, delineare, ecc .)
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p.s. Marco Bezze ci dice che mestiere fa e dove lavora?
p.s.2 e che centrano Magazzini generali e CIS con AIM?
p.s.3 Amministratore unico a 40 mila euro al mese: complimenti per la capacità di lettura dei bilanci. se fossi lui vi querelerei, certo di prendere una montagna di soldi .