La crescita rallenta
Mercoledi 16 Novembre 2011 alle 11:26 | 0 commenti
Confindustria Vicenza - L'indagine congiunturale degli industriali conferma la frenata per produzione ed export nelle aziende vicentine. I risultati della congiuntura legata al terzo trimestre dell'anno.
La crescita rallenta. Il terzo trimestre dell'anno ha fatto registrare, nel Vicentino, un aumento meno marcato di produzione ed export, rispetto alla prima metà dell'anno. A dirlo sono i dati dell'indagine congiunturale condotta da Confindustria Vicenza tra i propri associati, per registrare il consuntivo del trimestre luglio-settembre e capire cosa ci si può attendere da questi ultimi mesi dell'anno.
Indici in frenata
Nel periodo luglio-settembre l'industria vicentina ha registrato, dunque, un rallentamento della ripresa.
Si è attenuata la crescita della produzione, aumentata del 2% contro il 6,2% del trimestre precedente e il 5,7% del corrispondente periodo del 2010.
Anche le esportazioni hanno fatto registrare performance meno marcate della prima parte dell'anno: +6% verso l'Europa (+5,1% nel precedente trimestre, +4,9% nello stesso periodo del 2010), +3,7% verso i paesi extra-Ue (+4,3% nel 2° trimestre del 2011; +5,1% nel corrispondente periodo dell'anno precedente), +1% verso l'Italia (+3,7% nel 2° trimestre del 2011; +2,5% nel corrispondente periodo dello scorso anno).
A fronte del 41% delle aziende che ha dichiarato aumenti di produzione, il 29% delle ditte ha evidenziato cali produttivi determinando un saldo di opinione pari a +12 (+27 nel precedente trimestre; +32 nel 3° trimestre del 2010).Â
Le indicazioni sulla consistenza del portafoglio ordini risultano leggermente peggiorate rispetto alle precedenti rilevazioni: l'87% delle aziende dichiara di avere un lavoro assicurato per un periodo che non supera i tre mesi (83% nel 2° trimestre del 2011; 88% nello stesso periodo dello scorso anno).
Gli incassi risultano in ritardo nella metà delle aziende (43% nel precedente trimestre; 48% nel corrispondente periodo del 2010), provocando tensioni di liquidità nel 32% dei casi.
Nel terzo trimestre si è attenuata leggermente la tensione sui prezzi delle materie prime, rispetto a inizio anno: il 61% delle aziende dichiara un aumento medio pari al 6%, mentre i prezzi dei prodotti finiti evidenziano un incremento medio del 2,2% nel 36% delle imprese.
L'occupazione rimane l'unico indicatore economico con segno negativo. Il numero di addetti è calato dell'1% (-0,7% nel precedente trimestre; -0,5% nel corrispondente periodo dello scorso anno). Il 63% delle aziende dichiara di voler mantenere inalterato il proprio livello occupazionale, mentre il 21% intende ridurre la propria forza occupazionale.
Le ore di cassa integrazione guadagni ordinaria autorizzate in provincia di Vicenza nel periodo gennaio/settembre, rispetto allo stesso periodo del 2010, registrano una diminuzione pari al 62,2%.
Le attese per la fine dell'anno
I giudizi degli imprenditori vicentini sul quarto trimestre sono molto cauti e, in alcuni casi, negativi.
Si evidenzia infatti una sostanziale stabilità della produzione industriale, delle esportazioni e dell'occupazione, mentre le vendite sul mercato interno sono previste in calo.
Le incertezze sull'andamento futuro sono confermate anche dalle previsioni di investimento. Solamente il 23% delle aziende (28% nella precedente rilevazione) prevede incrementi del livello degli investimenti, mentre il 47% dichiara di non avere in programma alcun investimento per i prossimi dodici mesi.
ÂL'andamento dei principali settori
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Nel terzo trimestre 2011 registrano variazioni positive della produzione industriale il settore meccanico, delle materie plastiche e chimico. In contrazione risultano invece le industrie del tessile-abbigliamento, la concia e l'alimentare.
Meccanico. L'industria meccanica è il settore che ha registrato il maggior incremento in termini produttivi (+4,7%). Le vendite verso l'Italia sono cresciute dell'1,6%, le esportazioni del 9,4% verso l'Europa e del 5,4% verso i paesi extra-Ue. Permane il segno meno per l'occupazione che mostra un calo dello 0,9%.
Le attese per gli ultimi mesi del 2011 delineano un quadro caratterizzato da incertezza: si prevede una crescita più contenuta della produzione industriale e delle esportazioni. Negative invece le vendite sul mercato interno. Il numero di addetti non dovrebbe subire variazioni.
Sistema moda. Nel periodo luglio-settembre il settore del tessile-abbigliamento ha registrato una flessione della produzione industriale e delle esportazioni verso l'Europa rispettivamente del 2,7% e del 3,9%. In aumento invece le vendite verso l'Italia che sono cresciute dell'1,5%. Esportazioni verso i paesi extra-europei e livello occupazionale sono rimasti sostanzialmente stabili.
Le aspettative degli imprenditori per il trimestre in corso sono pessimistiche: si prevede una contrazione della produzione industriale, delle vendite sul mercato interno ed estero. Stabile invece l'occupazione.
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Alimentare. Il settore ha registrato una crescita delle esportazioni verso l'Europa del 7,8% e verso i paesi extra-Ue del 3%. La produzione è invece diminuita del 5,4%, così come le vendite sul mercato interno del 4,6%. In calo anche l'occupazione (-0,9%).
Dall'ultimo scorcio dell'anno le imprese si attendono un calo nella produzione e un aumento invece per le vendite sul mercato interno ed estero. Il quadro occupazionale dovrebbe rimanere invariato.
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Chimica. L'industria chimica ha mostrato un incremento della produzione industriale del 2,9% e delle esportazioni verso i paesi europei (+2%) ed extra-Ue (+6,7%). Stabili risultano invece le vendite sul mercato interno. Anche l’occupazione ha avuto un aumento, pari al 2%.
Le aspettative per i prossimi mesi sono ancora positive: la produzione è prevista in aumento, le vendite verso l'Italia dovrebbero crescere, così come le esportazioni. L'occupazione non dovrebbe subire variazioni nel numero di addetti.
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Concia. Nel terzo trimestre l'industria conciaria ha mostrato una flessione di tutti i principali indicatori economici: -2,8% la produzione industriale, -1,3% le vendite sul mercato interno, -4% le esportazioni verso l'Europa, -7,6% le vendite verso i paesi extra-Ue e -2% l'occupazione.
Le previsioni rimangono pessimistiche. Ci si attende un ulteriore calo della produzione industriale e delle esportazioni. Stabili invece le vendite verso l'Italia e l'occupazione.
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Materie plastiche. L'industria delle materie plastiche evidenzia un incremento della produzione pari al 3,1% e delle vendite verso l'Italia (+4,6%). In calo invece delle esportazioni (Extra-Ue: -7,3%, Europa: -1,6%) e il dato occupazionale (-1,4%).
Le aspettative per gli ultimi mesi dell'anno registrano una contrazione di tutti i principali indicatori economici, a eccezione della produzione che dovrebbe rimanere stabile. Le vendite dovrebbero subire una flessione sia sul mercato interno che estero.
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