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Corte dei conti e danni milionari di Aim Bonifiche: il 24 su VicenzaPiù botta e risposta

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Lunedi 19 Novembre 2012 alle 21:57 | 0 commenti

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Da VicenzaPiù n. 244 e BassanoPiù n. 6 in edicola e sfogliabili comodamente dagli abbonati. E sabato in edicola un nuovo "confronto" 

Gianni Giglioli, ex assessore alle partecipate, invia un dettagliato esposto su oltre quindici milioni di danni per l'erario. Causa il mancato accordo del 2006 con Stabila per l'acquisto di Aim bonifiche ed errori gestionali. Da palazzo Trissino e San Biagio respingono le accuse al mittente: fu la controparte a rifiutare l'intesa e ora l'area è anche risanata. Rimangono, invece, silenziosi i vecchi vertici della multiservizi nonché la precedente amministrazione comunale. Intanto si ipotizzano accordi stragiudiziali mentre di 570 tonnellate rimangono da bonificarne solo ... 35 di pericolose

Il caso Aim Marghera è stato arena di scontri e faide prima delle ultime elezioni amministrative quando si era ancora in fase di indagini e ora, col processo in corso, è, invece, instradato sul binario morto della prescrizione possibile e del silenzio mediatico certo su accuse e difese degli imputati: l'ex presidente Aim Giuseppe Rossi, l'imprenditore Carlo Valle e Gianni Giglioli. Il consulente per questo coinvolgimento nella vicenda, pur se precedente all'incarico politico conferitogli da Achille Variati, si dimise da assessore, tra l'altro, alle aziende partecipate pur professando di essere totalmente estraneo a ogni raggiro e, addirittura, di aver operato a favore dell'azienda, i cui comportamenti "anomali" sarebbero, secondo lui e non solo, riconducibili a pressioni dell'eurodeputato Amalia Sartori a favore di Maltauro-Ecoveneta. Dire che Giglioli se la sia legata al dito, pratico e morale, è la pura verità ed è in quest'ottica e in quella del procedimento civilistico per danni promosso, doverosamente, da Aim, controllata al 100% dal Comune di Vicenza, contro gli amministratori precedenti (autonomo procedimento è in corso contro Ecoveneta) che va letto anche il suo esposto alla Procura della Corte dei conti Regione Veneto, che l'ha ricevuto lo scorso 23 ottobre 2012 e che noi siamo in grado di pubblicare integralmente. Nell'esposto il professionista, che alcuni dicono vicino, comunque, a un accordo stragiudiziale con Aim che coinvolgerebbe tutti gli interessati ai due filoni civilistici, Ecoveneta inclusa, chiede alla Corte di verificare e pronunciarsi in merito a presunti danni causati all'erario nel periodo successivo al 28 luglio 2006 (data di ratifica della cessione mai perfezionata del 49% di Aim Bonifiche e Valore Ambiente e del 15% di Sit al gruppo Stabila per una cifra di 12.200.000 di euro con una "notevole plusvalenza" rispetto all'investimento fatto in Aim Bonifiche, riferisce l'esposto) da amministratori del Comune di Vicenza e/o da amministratori e organi di vigilanza di Aim e Aim Bonifiche.
I danni sono quantizzati tra gli otto e i quindici milioni di euro a cui dovrebbe aggiungersi «il danno ambientale da risarcire, in quanto il Ministero lo pretende da AIM Bonifiche e non da Ecoveneta (!) ed i costi di bonifica». Per capire l'origine dell'esposto bisogna dire che Gianni Giglioli è stato «chiamato in causa insieme all'attuale direttore generale del gruppo Aim, Dario Vianello, proprio dagli ex amministratori a loro eventuale "manleva"». Da lì la difesa partita dall'ex assessore che ci conferma: «I dati da me indicati nell'esposto coincidono con quelli che il legale di AIM ha rivendicato come somme risarcitorie nella causa civile da AIM avviata». Secondo l'esposto: «l'accordo (con Stabila, ndr) consentiva ad AIM di rientrare completamente dall'investimento fatto in AIM Bonifiche realizzando una cospicua plusvalenza. Non solo, ma l'accordo prevedeva una integrazione tra le attività dei due gruppi ed un intervento diretto di Stabila nella gestione di AIM Bonifiche che, dopo l'uscita di Ecoveneta, era rimasta senza una guida manageriale. Senza alcuna ragione l'accordo sottoscritto non venne eseguito. Non solo, omettendo ogni scelta gestionale attiva, rinunziando persino alla messa in liquidazione, l'inattività gestionale ha provocato i seguenti danni alla capogruppo AIM, società interamente partecipata dal Comune di Vicenza così come lamentato dalla stessa». Ci ribadisce Giglioli che «gli ex-amministratori hanno chiamato in causa civile oltre a me anche il dottor Dario Vianello. Tant'è che questi ha prudentemente ed opportunamente richiesto l'intervento della sua assicurazione provocando un rinvio di un'udienza. I soggetti cui è rivolto l'esposto sono indicati nello stesso documento. In particolare agli amministratori del periodo in cui il dottor Mauro Zanguio era al vertice di AIM. La ragione è anch'essa ben precisata nel ricorso in quanto vi fu certamente un inadempimento contrattuale ed una omissione gestionale». Detto che Roberto Fazioli, ex presidente del Cda, e Mauro Zanguio, l'amministratore nell'interregno tra il precedente sindaco e Variati, al momento sono silenti, che l'ex sindaco Enrico Hüllweck ci ha solo detto sibillinamente (?) «non mi interessavo io e non mi volevo interessare io di queste cose ...» e premesso anche che l'amministrazione comunale attuale ha preferito lasciare la risposta al management di AIM, riportiamo integralmente quanto ci ha dichiarato l'attuale amministratore unico Paolo Colla: «Dagli atti aziendali si rileva che l'accordo con il Gruppo Stabila S.p.A. (società della cui crisi aziendale attuale peraltro si legge a pag. 27 di mercoledì 7 novembre del Giornale di Vicenza) relativo alla cessione di alcune partecipazioni societarie AIM, al quale l'esposto fa riferimento, non venne eseguito per decisione del Gruppo Stabila, comunicata con lettera raccomandata a firma dell'Amministratore Delegato, dell'1 agosto 2006, quindi solo tre giorni dopo la firma dell'accordo. Anche successivi tentativi di accordo non si sono concretizzati. Per quanto riguarda la società AIM Bonifiche, negli anni successivi all'acquisizione, l'azienda ha subito perdite consistenti. Dal settembre 2011, data di insediamento degli attuali organi amministrativi, al 15 ottobre di quest'anno, è stata smaltita presso un inceneritore in Germania la quasi totalità dei rifiuti ancora giacenti presso il sito di Marghera, pari a circa 570 tonnellate. Residua una modesta quantità pari a 35 tonnellate di rifiuti pericolosi di dubbia provenienza che devono essere avviati ad altro tipo di smaltimento, per il quale l'azienda è in attesa di nulla osta da parte dell'autorità giudiziaria. L'attività di AIM Bonifiche è in ogni caso "congelata", il personale è in cassa integrazione (fatta salva l'attività di custodia), la situazione occupazionale è gestita in accordo con i lavoratori ed i loro rappresentanti al fine di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per minimizzare gli effetti della sospensione dell'attività. L'azienda e la holding sono impegnate a conseguire in tempi brevi la chiusura della vicenda, senza alcun diverso obiettivo se non quello della salvaguardia e della valorizzazione del patrimonio aziendale».
I numeri dei danni sono chiari e inequivocabili perché sui numeri concordano anche le parti. Alla Corte dei conti e ai tribunali o agli accordi extragiudiziali rimarrà il compito di decidere chi ha fatto cosa e se qualcuno e come dovrà porvi riparo. I danni, per ora è certo, chiunque li abbia arrecati, sono in capo alla proprietà di Aim. I cittadini vicentini.

Dott. Gianni Giglioli dottore commercialista

Ecc.ma PROCURA DELLA CORTE DEI CONTI REGIONE VENETO

Palazzo Mandelli San Marcuola Cannaregio, 1756 30121 Venezia

ESPOSTO

Il sottoscritto Gianni Giglioli, domiciliato a Vicenza, Via Ontani, 48 e nato a Reggio nell'Emilia il 07/01/1949 già Assessore del Comune di Vicenza.

PREMETTE QUANTO SEGUE

Il 26/05/2006 venne sottoscritta una lettera di intenti tra Stabila e AIM che prevedeva da parte di Stabila l'acquisto del 49% della società AIM Bonifiche e Valore Ambiente nonché un 15% di SIT pagando complessivamente 12.200.000,00 euro. Il 28/07/2006 l'accordo venne ratificato dal sindaco di Vicenza Dr. Hullweck.

L'accordo venne raggiunto dopo una trattativa di oltre 6 mesi cui partecipai come consulente di AIM. L'accordo consentiva ad AIM di rientrare completamente dall'investimento fatto in AIM Bonifiche realizzando una cospicua plusvalenza. Non solo, ma l'accordo prevedeva una integrazione tra le attività dei due gruppi ed un intervento diretto di Stabila nella gestione di AIM Bonifiche che, dopo l'uscita di Ecoveneta, era rimasta senza una guida manageriale.

Senza alcuna ragione l'accordo sottoscritto non venne eseguito.

Non solo, omettendo ogni scelta gestionale attiva, rinunziando persino alla messa in liquidazione, l'inattività gestionale ha provocato i seguenti danni alla capogruppo AIM, società interamente partecipata dal Comune di Vicenza così come lamentato dalla stessa:

-28/04/2006: €285.000,00 (ricostituzione capitale sociale 95 %);

-03/05/2006: €1.190.566,60 (ripiano perdite 2004 e 2005 pari al 95%);

-18/10/2006: €15.000,00 (ricostruzione capitale sociale 5%);

-18/10/2006: € 62.661,40 (ripiano perdite 2004 e 2005 pari al 5%);

-01/07/2007: € 500.000,00 (rinuncia credito in sede di approvazione bilancio);

-31/12/2007: €1.600.000,00 (rinuncia credito a fine ano 2007 per copertura perdita)

-30106/2009: € 1.500.000,00 (rinuncia crediti prima approvazione bilancio 2008 per creazione riserva destinata a copertura perdita)

-21/12/2009: € 1.000.000,00 (rinuncia crediti per costituire una riserva destinata a copertura perdita rilevata in corso d'anno);

-25/06/20 I O: € 145.563,00 (rinuncia crediti per copertura perdita residua);

-19/11/2010: €1.000.000,00 (rinuncia crediti per costituire una riserva destinata a copertura perdita rilevata in corso d'anno);

-18/10120 Il: €500.000,00 (rinuncia crediti per costituire una riserva destinata a copertura perdita rilevata in corso d'anno);

-15/05/2012: € 600.000,00 (rinuncia crediti per copertura residua).

In totale circa 8 milioni di euro. A questo devono aggiungersi crediti ancora in essere verso AIM Bonifiche srl al 31 giugno 2012 per €4.883.665,04 (essenzialmente per finanziamenti a titolo oneroso) ed il danno ambientale da risarcire, in quanto il Ministero lo pretende da AIM Bonifiche e non da Ecoveneta (!) ed i costi di bonifica. TUTTO CIO' PREMESSO Il sottoscritto chiede a codesta onorevole Procura di accertare se a seguito degli inadempimenti e delle omissioni di cui sopra, sia o meno prefigurabile a carico degli amministratori del Comune di Vicenza nel periodo sopra indicato, qualsivoglia responsabilità per danno erariale e così come per gli amministratori e relativi organi di vigilanza di AlM ed AIM Bonifiche. A disposizione per ogni qualsiasi opportuna informazione il sottoscritto chiede di essere informato nel caso di eventuale archiviazione del presente esposto. Con osservanza, dott. Gianni Giglioli  


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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