La commemorazione di Dino Carta, giovane partigiano morto per la libertà
Sabato 12 Gennaio 2013 alle 13:45 | 0 commenti
Di Giovanni Rolando
La Libertà è un fiore che va bagnato ogni giorno
Si è svolta stamane in Vicenza la commemorazione, alle ore 11.15 in via Ottone Calderari angolo Via Formenton, del giovane partigiano vicentino Dino Carta. Nel luogo dove fu ucciso dai fascisti il 12 gennaio 1945.
Erano presenti , tra gli altri, i famigliari del giovane Dino, tra cui la sorella e il nipote, oltre ad alcuni compagni di lotta di quel periodo della Resistenza Vicentina.
"Riposa nella pace di Dio e nella luce della gloria o fiore nostro tragicamente ucciso".
Questa la scritta sulla lapide al Monumentale di Vicenza e dedicata al giovane partigiano Dino Carta.
" Per questo considero un dovere partecipare, come sempre, alla cerimonia della commemorazione di quel tragico avvenimento che si è tenuta oggi sul luogo dell'uccisione".
Dopo il saluto del presidente provinciale dell'Associazione Nazionale Partigiani Mario Faggion, che ha l'avvio alla cerimonia , ha preso la parola il preside della scuola media intitolata a Dino Carta nel Quartiere Ferrovieri in Circoscrizione 7 di Vicenza, tra un nutrito numero di persone, tra cui molto significativa la presenza di due scolaresche accompagnate dai loro professori , dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche, di ex partigiani. Il professor Umberto Bonato, consigliere comunale del Gruppo Lista civica "Variati Sindaco" , a nome dell'amministrazione comunale e del sindaco , ha sottolineato il significato profondo della cerimonia ispirandosi ai valori di libertà e democrazia , ai principi della Costituzione italiana, per la democrazia e la giustizia sociale.
Ha poi preso la parola il vicepresidente provinciale dell'Anpi che ha tratteggiato, in un lucido ed appassionato intervento, la figura del giovane Dino Carta e di quel periodo storico. Giovane partigiano, che dopo essere stato torturato in Villa Triste di Via Albanese in città dalla famigerata banda della Carità , nel tentativo di fuggire veniva raggiunto proprio in Via Calderari ed ucciso sul marciapiede, tra la neve di quel tragico mattino del '45. Sono state depositate corone e fiori alla lapide che ne ricorda il sacrifico di una giovane vita stroncata dal piombo fascista per la causa della Libertà per tutti gli italiani.
Tra i presenti il segretario cittadino del Psi Giuseppe Mattiello, il prof. scrittore Mario Pavan, Giovanni Rolando presidente di Ipab di Vicenza.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.