La coerenza non è più una virtù
Giovedi 4 Febbraio 2010 alle 17:55 | 0 commenti
Non c'è nulla di personale contro Roberto Ciambetti, anzi. Il consigliere regionale del Carroccio, però, ultimamente sta inciampando un po' troppo spesso in un brutto vizio della politica italiana. Gli era capitato già qualche settimana fa, quando se ne era uscito con una presa di posizione contro il nucleare in Veneto. Proprio quel nucleare che il governo formato e sostenuto anche dal suo partito aveva voluto, sbandierato e approvato. Adesso ci ricasca con la Pedemontana. È dell'altro giorno un comunicato in cui prende le difese dei coltivatori di asparagi bianchi del bassanese, preoccupati per il fatto che la nuova strada passerà proprio in mezzo ai campi della zona dop. "La Pedemontana non può stendere un manto d'asfalto sull'agricoltura di qualità ", ha chiosato Ciambetti. E nel merito ha perfettamente ragione, come del resto sul nucleare.Â
Il problema, però, è un altro. È che, esattamente come per il nucleare, la Pedemontana è stata progettata, studiata e fatta partire - con orgoglio, anche - proprio dalla Lega e dai suoi alleati di centrodestra. E Ciambetti, prima di trasferirsi a Venezia, è stato per anni assessore provinciale alla viabilità . E allora non si può votare, legittimamente, a favore di un progetto, e poi, magari perché ci sono le elezioni alle porte, farsi portavoce delle ragioni opposte e dei comprensibili malumori della gente per raccogliere consensi. La politica è mediazione di interessi, ma è anche capacità di indicare delle priorità . Se si ritiene che la realizzazione di nuove strade sia fondamentale per lo sviluppo del Veneto, le si voti. Ma poi si vada a spiegare agli agricoltori che prima viene la mobilità , poi gli asparagi. Non c'è nulla di male.
Sia chiaro, il discorso non riguarda solo Ciambetti, anche se la Lega, con la sua politica doppia, di lotta e di governo, soffre più di altri di queste contraddizioni. Ma gli esempi possono moltiplicarsi. C'è Roberto Cattaneo, che dopo aver sostenuto per anni che la Ederle 2 al Dal Molin è una buona idea e che gli americani sono brava gente che sanno quello che fanno, si fa portabandiera delle preoccupazioni di alcuni residenti per l'integrità delle falde. E c'è il Partito Democratico, che del famigerato "ma anche" ha fatto una bandiera, e che sul Dal Molin ha messo in pratica, né più né meno, lo stesso giochino di Ciambetti: ha votato una cosa quando era il momento, e poi è andato a caccia di voti predicando il contrario. La coerenza, d'altronde, è merce rara. In politica ancora di più.
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