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La cimice asiatica si diffonde anche nel Vicentino

Di Comunicati Stampa Mercoledi 2 Agosto 2017 alle 16:36 | 0 commenti

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Agricoltori preoccupati per la diffusione della cimice asiatica, in aumento esponenziale nelle campagne vicentine. Nome scientifico Halyomorpha halys, si tratta di un insetto vorace e aggressivo arrivato dall'Asia che si riproduce velocemente e attacca qualsiasi pianta, devastando le colture in grande quantità. Le prime regioni ad esserne colpite, in Italia, sono state l'Emilia Romagna e il Piemonte, con qualche decina di casi registrati nel 2014. Tra l'anno scorso e quest'anno le devastazioni si sono moltiplicate in maniera esponenziale e hanno cominciato a diffondersi alle regioni vicine.

Nelle ultime settimane l'insetto si è spostato nel territorio veneto e ha cominciato a fare danni, intaccando i primi frutteti (nella foto colpita una pianta di pesche). Nel Vicentino si segnalano già i primi guasti agli ulivi, soprattutto nella zona dei colli Berici e, in particolare, di Barbarano Vicentino.

"Tra gli agricoltori c'è apprensione - riferisce Andrea Cavazza, della sezione viticoltori di Confagricoltura Vicenza - Nelle campagne quest'anno c'è un aumento notevole di cimici asiatiche, sulle viti e sui frutteti ma anche nei magazzini aziendali. Secondo me l'incremento arriva anche al 70 per cento. Per ora non hanno fatto danni all'uva, ma temiamo che con la prossima stagione possano cominciare a dare problemi. Sappiamo che stanno già attaccando gli ulivi e siamo solo agli inizi. Il timore è che con la prossima stagione, quando gli insetti si moltiplicheranno ulteriormente, la cimice cominci a diventare una vera minaccia per le nostre campagne".

"La cimice asiatica attacca frutteti e colture con effetti disastrosi - conferma Andrea Foroni, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Veneto -: il tessuto dei frutti in formazione viene interamente succhiato, causandone la deformazione e la marcescenza. Abbiamo iniziato a trovare l'insetto perfino sulle orticole, come i peperoni, e sulle fragole. Siamo molto preoccupati, perché la halys non ha antagonisti naturali e rischia di diventare una grave minaccia per i nostri raccolti: sverna nelle case e negli anfratti riparati, quindi da marzo a fine estate continua a fare uova e si riproduce in maniera massiccia. La difesa chimica non è sufficiente, considerato il periodo lunghissimo in cui l'insetto alberga nei frutteti. L'unica vera possibilità di lotta, attualmente, è coprire gli impianti con reti chiuse, modificando e ampliando le protezioni presenti contro la grandine, ma si tratta di un investimento molto impegnativo per aziende in affanno. I frutticoltori non hanno liquidità, perché da anni lavorano in perdita. Chiediamo perciò alla Regione di attivarsi in tempo per affrontare la piaga, prevedendo nel Psr fondi appositi per l'adeguamento delle reti". Originaria dell'estremo Oriente, la cimice asiatica è arrivata negli Stati Uniti nel 2010, causando danni alle produzioni agricole per 37 milioni di dollari. In Italia è giunta seguendo le vie commerciali, intrufolandosi in scatoloni, cassette e bancali. Nel 2016 la cimice asiatica, che si riproduce quattro volte tanto quella nostrana, ha procurato un danno stimato dal 20 al 40 per cento della produzione al comparto delle pere emiliano.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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