La Cgil di Bergamin sul caso Aim-VicenzaPiù: distinguere tra azioni legali e lavoratori
Venerdi 3 Agosto 2012 alle 16:02 | 2 commenti
Riceviamo da Marina Bergamin, segretario provinciale generale della Cgil di Vicenza, e, come sempre, democraticamente e volentieri pubblichiamo, preannunciando che, dopo aver dato una giusta e lunga esposizione temporale in copertina alla Cgil che lei rappresenta, il nostro direttore pubblicherà un corsivo di commento al quale anticipa solo questa frase: «Cara Marina, grazie, intanto, per la tua condanna degli strumenti di intimidazione dei media, ma di quale querela parli? Per dare un parere bisogna informarsi, lo hai scritto tu»Â
Marina Bergamin, Segretario provinciale generale della Cgil di Vicenza - Aim - VicenzaPiù, azioni legali-lavoratori: io penso che sia bene tenere distinte questioni diverse e che non faccia bene alla democrazia contrapporre diritti ugualmente importanti.
C'è il costituzionale, fondamentale diritto di informazione e di libera stampa, guai a violarlo. C'è il diritto alla querela, legittimo quando sussistono elementi fondati per contestare tesi o articoli privi di fondamento o offensivi. E' esecrabile invece utilizzare questo strumento per intimidire i media e questo riguarda soggetti pubblici e privati. Alle idee, anche alle più irriverenti, si risponde in democrazia con altre idee e con la forza della verità . Non ho in mano elementi concreti per comprendere dove si collochi Aim e senza 'carte' non giudico.
Ma una cosa mi sento di dirla forte: una crisi aziendale, i posti di lavoro, le persone in carne e ossa da difendere - e anche in Aim lo faremo fino in fondo - sono un'altra cosa, ben più complessa di un titolo di giornale. Per favore nessuno usi i lavoratori per altri fini.
Marina Bergamin
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