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La catena (dis)umana dei profughi, l'ignoranza del "broccolino" Joe Formaggio: miliardi infami a chi specula sul loro bisogno di vita

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 28 Agosto 2015 alle 23:21 | 0 commenti

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Dopo gli sberleffi ripetuti ricevuti su Radio 105 da Gianluigi Paragone, conduttore di area e cultura leghista di "Benvenuti nella giungla", stasera Joe Formaggio, massiccio e folcloristico sindaco mono candidato di Albettone vicino politicamente da sempre a Sergio Berlato e ora anche alla sua nuova stella polare in FdI, Giorgia Meloni (lo ha "correttamente" puntualizzato quando lo definivano stasera su La 7 come esponente della Lega Nord) le ha beccate sonoramente su La 7 durante "In onda" e non solo, ovviamente, da Crocetta ma anche da personaggi a lui più vicini politicamente come Belpietro e Formigoni.

Formaggio, pur di farsi un po' di pubblicità a buon mercato nell'Isola dei Famosi della parodia della politica attuale, ha puntato ancora una volta sulle sue dichiarazioni (e delibere) pallonare prima sui profughi da visitare prima di fargli varcare i confini comunali e ora sui Rom, che avrebbero nel DNA i geni della delinquenza, e sugli omosessuali che dovrebbero pagare una tassa per il loro stesso essere!

Per evitare altro ridicolo a questa terra concreta e operosa portata da personaggi come lui a cercare nell'espulsione sociale di pochi la soluzione di problemi ben più grandi e strutturali, noi ancora ci auguriamo che le sue frasi siano solo rozzamente populiste per non dover pensare che un dirigente della "internazionale" Valbruna quale lui è sia così dotato di ignoranza da far apparire geniali, al confronto, i ragli di un qualunque musso berico.

Ma Joe Formaggio non può essere ignorante nè, caso mai qualcuno pensasse di definirlo così, deve rimanerlo e, a dispetto del suo nome e cognome molto "broccolino" che, però, per questo solo non ci fa affermare, come lui fa con i Rom, che sia imparentato con qualche boss di Cosa nostra, immigrato anche lui, ma a New York e arrivandoci da un civico di Albettone magari vicino a quello in cui alberga il nostro grande politico (o politico grande come dice lo spot del pennello...?).

E allora gli raccontiamo della catena (dis)umana su cui specula per qualche becero consenso in più senza però denunciarne i piani alti dove porta.

I profughi o "richiedenti asilo" in Italia percepiscono 2,5 euro al giorno mentre quelli che li "ospitano", Hotel Adele o similari che siano oppure Onlus o cooperative più o meno sinceramente dedite al "senza lucro", incassano per ognuno di loro 35 euro al giorno. Sono così tanto remunerativi quei 35 euro al giorno che gli hotel, le Onlus e le cooperative se li contendono i profughi, senza però che Joe Formaggio spenda una presa di posizione contro di loro (contro i poveri si spara, gli sfruttatori magari sono clienti del ristorante del sindaco di Albettone...).

Ma la catena disumana non finisce qui perchè parte dalle terre da cui in centinaia di migliaia fuggono per arrivare in Europa, in molto pochi, questa è la verità per i non ignoranti ad arte, per rimanere in Italia, la gran parte per andare in Germania o nei paesi ricchi del nord, se da profughi o per trovare una prospettiva migliore di vita qui non importa parlarne.

La catena disumana dei profughi parte dalle rive africane da dove si allontanano pagando ciascuno dai 7.000 agli 8.000 dollari Usa o su di lì (a occhio e croce, spese... accessorie a parte). Se saranno in 600.000 a partire, questo, caro Joe, è un tragico e infame business da 4 o 5 miliardi di euro, contro cui lei non spende una parola.

Sono soldi raccolti in mille modi, prelevandoli dalle proprie casse per i più agiati o ottenuti dai prestiti o dai regali di parenti e amici che rimangono lì da dove gli altri partono, magari sognando un giorno di essere da loro richiamati nei Paesi di destinazione. Per arrivare lì, però, spesso non basta viaggiare su mezzi pubblici ma bisogna pagare altri soldi, quanti?, per essere stipati in camion anche italiani, ci dicono le cronache di questi giorni, in cui a decine rischiano o trovano la morte i sopravvissuti dallle bombe e dal mare.

Se per l'ospitalità dei profughi sono miliardi quelli incassati solo in Italia (35.000 euro al giorno solo a Vicenza per i mille attuali) e chissà quanti euro quelli ricavati dai trasbordi europei, i miliardi pagati agli scafisti arrivano a questi ultimi e, tramite loro, è facile immaginarlo se non si vuole ignorare tutto,  vero Joe?, ai destabilizzatori (occupanti) delle aree sotto l'Isis.

E l'Isis, che di sicuro incoraggia e sfrutta il fenomeno, quanti pozzi di petrolio gestisce dove ha instaurato il suo califfato? Nessuno lo sa con esattezza, ma a fine 2014 erano valutati in oltre 60.

Tutti funzionanti grazie a tecnici che non possono non essere legati a chi gestisce il petrolio nel mondo quei pozzi nel loro complesso già nel 2014 hanno prodotto cassa tramite mercati neri e finti bianchi per altri miliardi di euro grazie ai quali l'Isis avanza e finanzia le sue minacce.

Formaggio lavora da manager di un grande produttore internazionale di acciaio e, quindi, non può non capire.

E non sapere che le sue frasi, che lo fanno subire sbeffeggi su radio e Tv anche da parte di chi gli è politicamente vicino, sono ridicole se non accompagnate da una presa di coscienza semolice: come sempre il vero problema non sta nei poveracci, ma in chi su quei poveracci specula.

E non vorremo definire noi questi speculatori come molto amici di FdI e di partiti razzisteggianti.

Per DNA. 

Leggi tutti gli articoli su: profughi, Joe Formaggio, In onda, ISIS

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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