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La BPVi fa piangere i suoi risparmiatori anche su La7 a Di Martedì di Giovanni Floris

Di Giulia Biasia Sabato 9 Gennaio 2016 alle 16:49 | 0 commenti

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La signora Loretta è la prima persona ad essere stata intervistata dalla giornalista di La7, che con il programma "Di Martedì" è arrivata questo pomeriggio a Vicenza, sotto gli uffici della Direzione Generale della BPVi (fotogallery), per seguire le vicende della banca vicentina. Una storia che viene raccontata con le lacrime agli occhi (qui le nostre interviste video per VicenzaPiu.Tv). Nel 2007 arriva in Banca Popolare di Vicenza per mettere i suoi soldi al sicuro. "Non cercavo grandi profitti, ma non volevo nemmeno correre rischi".

Cercava una soluzione che fosse simile a quella del libretto di risparmio. Aveva 40.000 € a cui pensare, soldi con un grande valore anche  affettivo perché erano l'eredità del padre, che aveva lavorato una vita per metterli da parte. Dopo aver avviato le pratiche e avere avuto la rassicurazione da parte del direttore della filiale che avrebbe potuto chiedere in qualsiasi momento i suoi soldi, nel 2014 domanda un rimborso di 35.000 €. Il rimborso prevede tempi tecnici pari a due mesi circa. Allo scadere di questo periodo i soldi ancora "latitano" e le viene proposto un fido. Fido di 35.000 €, con annesso tasso di interesse. Nessun problema, perché, nuovamente, le assicurano che può disporre come vuole dei soldi nel suo conto.
Il 31 dicembre 2015 il fido è scaduto: la signora Loretta, al momento, ha un debito nei confronti della Banca Popolare di Vicenza di 35.000 €. Quei soldi, però, erano suoi. E a causa di questo debito non può nemmeno accreditare la pensione del marito.
Una domanda continua a tormentarla: "Dove sono andati a finire i miei risparmi?"


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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