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La biblioteca del futuro: più confort e meno libri

Di Giulio Todescan Lunedi 19 Settembre 2011 alle 00:08 | 1 commenti

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Da VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino n. 219 in distribuzione

Intervista al presidente della Bertoliana Giuseppe Pupillo. "Meno soldi vuol dire meno acquisti di nuovi testi e quindi più giri dei nostri camioncini per i prestiti interbibliotecari. Palazzo Cordellina risolve più che altro il problema dell'accoglienza. I palazzi antichi vanno bene per conservare, ma la città ha bisogno di un nuovo luogo di lettura".

Mancano poche settimane all'inaugurazione ufficiale di Palazzo Cordellina: la sede settecentesca in via Riale sarà il nuovo "polmone" della Biblioteca Bertoliana, dove troveranno spazio una caffetteria moderna, un bookshop, spazi per le mostre, come quella del centenario di Antonio Fogazzaro, che sarà lì ospitata. "Le biblioteche sono investite da un cambiamento epocale - dice il presidente della storica biblioteca cittadina Giuseppe Pupillo - In tutto il mondo diventano sempre più luoghi accoglienti, dove passare il tempo in un bell'ambiente, anche facendo quattro chiacchiere. Con l'avvento degli e-book il prestito librario subirà un calo, e insieme al drastico calo dei finanziamenti pubblici tutto questo deve portare a ripensare l'istituzione biblioteca». Vicenza non fa eccezione: i trasferimenti del Comune sono sempre più difficili da garantire (causa taglio vertiginoso dei soldi che lo Stato "passa" agli enti locali). Questo vuol dire meno soldi per gli acquisti di nuovi libri. "Meno libri nuovi significa un aumento del prestito interbibliotecario - spiega Pupillo - Nel 2009 è aumentato del 25% rispetto al 2008. I nostri quattro camioncini girano sempre più da una sede all'altra per portare i libri ai lettori".
Presidente Pupillo, in che misura la diminuzione delle risorse a disposizione degli Enti Locali si ripercuote sulla Bertoliana?
"Ciò che chiamiamo Bertoliana è in realtà una rete bibliotecaria civica con tre sedi centrali (palazzo San Giacomo, palazzo Costantini e palazzo Cordellina) e sei sedi decentrate nei quartieri. Una rete assai strutturata e come tale molto onerosa. Il Comune provvede al finanziamento della sua gestione ordinaria (dagli stipendi per i dipendenti sino alle spese di manutenzione) ed oltre a ciò assegna alla Bertoliana una cifra, peraltro modesta, per investimenti. La Provincia dà un contributo, in particolare per l'acquisto libri. Altri finanziamenti vengono alla Bertoliana da parte di enti privati per la realizzazione di specifici progetti culturali. Tutte queste risorse da tre anni a questa parte sono in calo, come lo sono per la stragrande maggioranza delle biblioteche italiane, comprese le due biblioteche nazionali di Roma e Firenze. Il calo a Vicenza è attorno al 15%, ma va dato atto al nostro Comune, pur nelle difficoltà finanziarie dovute ai tagli imposti nazionalmente alla spesa pubblica, di aver fatto quanto era possibile per intaccare il meno possibile le risorse per la Bertoliana. Ma guardando alla manovra economica approvata in questi giorni è prevedibile che vi saranno ulteriori tagli che metteranno in gravissime difficoltà tutte le istituzioni culturali pubbliche e quindi anche le biblioteche. Il problema urgente è: cosa fare per impedire il declino delle biblioteche italiane e quello della rete bibliotecaria della nostra città?"
Questi problemi si riflettono sulle acquisizioni librarie e documentali?
"Le acquisizioni, ovvero le donazioni fatte alla nostra biblioteca, rimangono alte, grazie al legame storico che vi è tra città e Bertoliana. Invece assai preoccupante è la situazione degli acquisti: la cifra a disposizione della Bertoliana in questi due ultimi anni è stata di oltre il 35% inferiore a quella che aveva a disposizione cinque anni fa. Una biblioteca che fa meno acquisti in genere perde parte della propria utenza. Già in Italia si legge assai meno che in altri paesi, ma se le biblioteche comprano meno libri tale dato negativo peggiora ulteriormente".
Acquisti a parte, le difficoltà finanziarie ostacolano la manutenzione delle sedi della Bertoliana?
"Anche questo è vero. Fortunatamente ora abbiamo il palazzo Cordellina restaurato grazie alla Fondazione Cariverona. Il palazzo ci permette di risolvere alcuni problemi, ma la sua importanza sta nell'essere una sede realmente accogliente dove si possono svolgere diverse attività. Le altre nostre sedi attuali, come sa bene l'utenza, sono adeguatamente attrezzate da tanti punti di vista, ma non sono confortevoli. Le biblioteche moderne hanno invece come caratteristica fondamentale proprio quella di essere accoglienti e confortevoli non solo come luoghi di studio, di lettura, di svolgimento di varie attività culturali, ma anche come luoghi di aggregazione per gli anziani, per i giovani, per i bambini. Palazzi antichi, come San Giacomo e Costantini, presentano diversi ed onerosi problemi di manutenzione, che l'insufficienza di risorse rende complicatissimo affrontare.
Ma è ormai urgente porsi un'altra questione. Il mondo dell'informazione e della comunicazione, a cui appartengono anche le biblioteche, è investito da anni da una prodigiosa, incessante rivoluzione che proseguirà nei prossimi producendo sempre nuovi cambiamenti. Allora occorre domandarsi se i nostri vetusti edifici siano in grado di attrezzarsi per accogliere le continue innovazioni. Ne dubito fortemente. Le biblioteche americane, inglesi, o dei paesi europei più avanzati si stanno in questi anni trasformando profondamente e puntano sullo sviluppo delle loro funzioni culturali, informative e comunicative in nuovi campi oltre che in quelli tradizionali. Il ruolo conservativo del grande patrimonio storico e documentale della Bertoliana può rimanere a palazzo San Giacomo, ma la città - e sottolineo la città - ha bisogno di una nuova sede di "pubblica lettura" che sia in grado di accogliere i cambiamenti che sempre più riguarderanno le biblioteche. Se ne parla da tanti anni e mi fa piacere che la giunta comunale abbia inserito nei suoi programmi uno studio di fattibilità in tal senso".
Di recente è stato lanciato un appello per la costituzione di un'associazione di "Amici della Bertoliana". Hanno aderito nomi noti dell'imprenditoria, del sindacato, delle professioni. A che punto è la sua costituzione? Che obbiettivi si propone?
"E' un'idea importante, e la sua realizzazione è sempre più indispensabile. Ad essa aveva già pensato il mio predecessore Giulianati. Occorre dotarsi di una struttura che sia di effettivo sostegno per la valorizzazione e soprattutto per lo sviluppo della Bertoliana. Le risorse pubbliche sono, e saranno anche nel prossimo futuro, insufficienti. E quindi sta alla parte più sensibile della città contribuire attivamente per difendere e incrementare quell'eccezionale patrimonio rappresentato dalla Bertoliana. L'Associazione si costituirà ufficialmente nelle prossime settimane ed avrà due compiti fondamentali. Il primo è realizzare iniziative per favorire l'elargizione da parte di persone fisiche e giuridiche di finanziamenti o altri atti, piccoli o grandi, di liberalità che consentano alla Bertoliana di incrementare e valorizzare il patrimonio librario e documentale. Il secondo è richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica cittadina sulla complessa problematica che oggi investe il mondo delle biblioteche, problematica che è necessario conoscere ed affrontare adeguatamente per mantenere il grande ruolo finora sempre avuto dalla Bertoliana. Dobbiamo tutti capire una cosa: per salvaguardare lo stesso presente della Bertoliana occorre progettarne da subito il futuro".


Commenti

Italo Francesco Baldo
Inviato Lunedi 19 Settembre 2011 alle 08:32

Credo che alcune necessità della Biblipoteca Bertoliana potrebbero essere risolte velocemente per dare un'immagine migliore.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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