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Gli Usa finanziano asfaltatura, pista ciclabile, marciapiede e piazzale in viale Ferrarin

Di Edoardo Andrein Venerdi 20 Febbraio 2015 alle 18:30 | 0 commenti

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Le autorità statunitensi della nuova base militare Del Din a Vicenza, in seguito a una progettazione condivisa con il Comune, finanzieranno con 2 milioni e 400 mila euro i lavori di sistemazione di viale Ferrarin nel tratto tra la base Del Din e viale Dal Verme. "L'intervento non prevede alcun costo a carico dell’amministrazione comunale", fanno sapere da palazzo Trissino.

L'accordo sui lavori riguarda: asfaltare la strada, realizzare la pista ciclabile, il marciapiede e il piazzale davanti alla caserma, che consentirà all'autobus di effettuare l'inversione di marcia quando sarà attivato il percorso. Infine, verrà installato l'impianto di illuminazione pubblica.

In questi giorni le autorità militari statunitensi stanno installando una rete di protezione su entrambi i lati di una strada asfaltata già esistente (foto) che costeggia la parte sud della base, in modo da far uscire le auto dalla caserma verso strada Sant'Antonino nei periodi di maggior traffico veicolare tra le 16 e le 18 dal lunedì al venerdì.

"Nelle prossime settimane inizieranno i lavori e per consentire la realizzazione la circolazione nel tratto di viale Ferrarin interessato sarà gestita con il senso unico alternato", comunicano dagli uffci comunali. 

 

Comune di Vicenza - Partono questa settimana gli annunciati lavori di sistemazione di viale Ferrarin, nel tratto di circa un chilometro tra la base Del Din e viale Dal Verme, interamente finanziati per un costo di 2 milioni e 400 mila euro dalle autorità americane e realizzati a partire da una progettazione condivisa con il Comune.
L'intervento, che non prevede alcun costo a carico dell’amministrazione comunale e riguarda una strada censita come militare, durerà circa 4 mesi e servirà per asfaltare la strada, realizzare la pista ciclabile, il marciapiede e il piazzale davanti alla caserma che consentirà all'autobus di effettuare l'inversione di marcia, quando sarà attivato il percorso. A tal proposito è già allo studio il prolungamento della linea 4. Inoltre, verrà installato l'impianto di illuminazione pubblica e sarà posata una nuova rete per lo smaltimento delle acque meteoriche.
Per consentire la realizzazione dei lavori, sono previste alcune modifiche alla circolazione stradale, illustrate questa mattina dall'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza che ha sottolineato anche come “la nuova ciclabile di viale Ferrarin e la futura pista che l'amministrazione comunale ha chiesto al genio civile di realizzare  sull'argine del bacino di laminazione di viale Diaz potrebbero permettere un percorso per le due ruote da ponte del Bo, a nord della base, fino al quartiere delle piscine lungo l'argine sinistro del Bacchiglione e da lì fino al centro storico cittadino”.
Al sopralluogo ha preso parte anche il vicecomandante della Guarnigione US Army di Vicenza Wesley Leisinger che ha espresso l'apprezzamento delle autorità americane per la condivisione di un intervento che, grazie in particolare alla pista ciclabile e al percorso dell'autobus, favorirà il collegamento della base con la città, e di conseguenza una sempre maggior integrazione tra le due comunità.
Durante i lavori la circolazione nel tratto di viale Ferrarin interessato dal cantiere sarà gestita con il senso unico alternato. Nei periodi di maggior traffico veicolare in uscita dalla base Del Din, tra le 16 e le 18 dal lunedì al venerdì, sarà concesso il transito delle auto in uscita dalla caserma verso strada Sant'Antonino attraverso una strada asfaltata già esistente che costeggia la parte sud del futuro Parco della Pace e che, secondo quanto previsto dal protocollo d'intesa per la cessione dell'area demaniale al Comune, anche in futuro costituirà un'uscita d'emergenza dalla base. In considerazione della bonifica bellica in corso nell'area verde, nei giorni scorsi è stata installata una protezione su entrambi i lati della strada, a tutela della auto. Inoltre, è stato installato un impianto semaforico di cantiere in strada Sant'Antonino, tra il civico 46 e il 48, per consentire l'uscita dei veicoli in sicurezza. L'impianto sarà funzionante solamente nell'orario 16-18 dal lunedì al venerdì, mentre per il resto del tempo sarà lampeggiante. Contestualmente, il semaforo tra viale Sant'Antonino a viale Dal Verme sarà regolato “a vista” dal comando della polizia locale per evitare il rischio di incolonnamenti.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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