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Kyenge, disintegrazione o integrazione?

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 28 Giugno 2013 alle 21:20 | 0 commenti

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Luciano Parolin, lista Dal Lago - Il Ministro della Repubblica per l'Integrazione signora Kyenge Kashetu, nata in Congo, laureata in medicina in Italia, specializzata in oculistica; ha di recente sentenziato che noi siamo tutti meticci, che il nostro Paese cioè l'Italia, deve passare dal principio dello ius sanguinis per cui chi è figlio di italiani è italiano; al principio dello ius soli chi nasce in Italia diventa italiano. Mica male come pretesa, senza far conoscere agli Italiani di cosa si tratta.

Oggi questa regola è violata da molti paesi del terzo mondo e dal fatto che la sinistra, avendo perso l'ideologia, ha sposato la causa “progressista” delle porte aperte per tutti, anche se il paese è afflitto da un'alta disoccupazione giovanile e da tanta delinquenza estera. Per il momento i nostri troppi laureati vivono (per loro fortuna) in famiglie allargate che riescono a mantenerli. Personalmente non credo che il Governo Letta, sia un buon Governo molti, troppi Ministri fuori luogo e chiamati ad organizzare cose che non conoscono, in special modo nel Lavoro, in cui si parla di formazione, di agggiornamento per i giovani, assunzione di bidelli e uscieri in comune. Secondo la “pratica” corrente il lavoro dovrebbe essere un sussidio, una Cig perpetua, e non si vuol capire che il lavoro quello vero deve essere produttivo di ricchezza, altrimenti siamo persi! Ecco perchè i nostri laureati spesso disoccupati sono costretti ad accettare qualsiasi lavoro, anche i più disprezzati che generalmente fanno gli europei dell'Est e extra comunitari. Sempre secondo la Ministra Kienge, il lavoro degli immigrati è fattore di crescita. Sarà, ma se apri un negozio da Tutto ad 1 €, diventi un imprenditore? Se lavi i vetri agli incroci sei un imprenditore? Quanto ci costano gli immigrati malviventi che rendono le  nostre strade e case pericolose a viverci?

Il Ministro per l'Integrazione, vive probabilmente in altro pianeta, mi chiedo chi vuole integrare signora Ministro? Il sottoscritto a diventare islamico, fare il ramadan, leggere il Corano e altro o far  sposare agli islamici donne Italiane ben sapendo quanto sono contrari proprio gli islamici? Come si può parlare di integrazione nelle scuole quando gli alunni Italiani in classi elementari sono 4 su 20?

Ma i docenti conoscono l'arabo, il serbo e adesso il croato? Credo di No! Allora smettiamola con l'ipocrisia, a Cesare quel che è di Cesare!

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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