Istruzione, Donazzan: rivediamo patto stabilità e mettiamo al centro il lavoro a scuola
Martedi 23 Luglio 2013 alle 15:20 | 0 commenti
Regione Veneto - L’Assessore regionale all’istruzione formazione professionale e lavoro Elena Donazzan ha incontrato oggi a Roma nella sede del Ministero dell'Istruzione il sottosegretario Gabriele Toccafondi al quale ha rappresentato l’eccellenza della scuola nel Veneto, tra le migliori d'Italia e d'Europa per i risultati nell'ambito linguistico e delle materie scientifiche.
Tra l’altro, la Regione del Veneto ha chiesto alla commissione ministeriale di valutazione di verificare anche i percorsi triennali della formazione professionale che in altre regioni non sono valutato ed i cui risultati sono straordinari .
“Tenuto conto di queste esperienze e dei buoni risultati nell'abbattimento della dispersione scolastica e nell'inserimento nel mondo del lavoro, ho proposto al nuovo sottosegretario – ha detto Donazzan - di rivedere il sostegno finanziario per garantire piena dignità e pari opportunità ai ragazzi nei percorsi regionali rispetto ai giovani studenti delle scuole dello Stato. Assieme alla Regione Lombardia, abbiamo chiesto con forza che si attivino i costi standard per finanziare tutti i percorsi di istruzione e di formazione professionale, o almeno ed immediatamente che si escludano dal patto di stabilità e quindi a costi zero per lo Stato, le spese sostenute dalle Regioni per la formazione professionale, questo servirebbe per pagare subito i docenti e gli enti che oggi soffrono dei ritardo della Regione. Inoltre, ho avanzato la proposta di semplificazione degli strumenti per avvicinare i giovani alle esperienze lavorative, anche ripensando il limite dei 16 anni per fare dei "lavoretti", perché in Veneto c'è una "materia" che vorremmo inserita a scuola a pieno titolo: il lavoroâ€.
“La Giunta regionale, anche sulla base del parere della Terza commissione, ha proposto alla Commissione Regionale per la Concertazione tra le Parti Sociali – prevista dalla legge sul lavoro del Veneto – un pacchetto di modifiche sulla regolamentazione dei tirocini estivi che siano utili per quei “lavoretti†svolti durante le vacanze scolastiche che tanto bene fanno ai nostri studenti per conoscere la cultura del lavoro, che è la materia più importante e trasversaleâ€.
Lo afferma l’Assessore all’Istruzione e al Lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan la quale informa che il governo veneto ha approvato in merito ai tirocini estivi una specifica deliberazione che modifica la disciplina regionale prevista nel 2012.
“La regolamentazione fin qui vigente era piuttosto vincolante – fa presente Donazzan – e impediva di fatto che lo strumento fosse utilizzabile dalle imprese  in coerenza con il fine che i tirocini estivi si proponevano, vale a dire permettere ai giovani di fare esperienze lavorative in regola. Nella nuova normativa è stata introdotta anche la grande novità di una indennità obbligatoria lorda a favore del tirocinante di 400 € al mese, salvo bonus aziendaliâ€.
“Abbiamo lavorato – prosegue Donazzan – sulla semplificazione degli articoli sul piano formativo e sul tutor aziendale, abbiamo  ampliato il  tirocinio estivo anche ad attività non coerenti col percorso di studi  e agli studenti universitari, dapprima esclusi – altrimenti uno studente del liceo classico, non avrebbe mai potuto lavorare in gelateria o in pizzeria o in spiaggia d'estate, così come non sarebbe potuto accadere per uno studente universitario –, abbiamo aumentato il numero di tirocinanti che il tutor aziendale può seguire per andare incontro alle aziende capaci di dare spazio ai più giovani. Abbiamo previsto, infine – conclude -  che si possa derogare all’impossibilità di ripetere il tirocinio presso lo stesso soggetto ospitante quando il periodo di tirocinio rientra in un percorso di riqualificazione, per dare una opportunità in più in questo caso ai soggetti più fragiliâ€.
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