Istruzione, Comitato Difesa Famiglia: più maschi nella scuola!
Lunedi 14 Ottobre 2013 alle 14:24 | 0 commenti
Comitato Difesa Famiglia, Prof. Luciano Parolin - Penso sia arrivato il momento per Vicenza, di radunarsi attorno ad un tavolo e chiedere alle famiglie, agli insegnanti, ai bidelli, ai sindacati, cosa bisogna fare per la scuola Vicentina. Dei problemi dell’istruzione e della cultura, si parla ma solo in occasione dello scodellamento o di episodi di bullismo, mai dei costi reali per le famiglie. Basta chiacchere!
L’educazione dei figli e nipoti, non è esclusiva dei docenti, dei partiti o del sindacato. La scuola è patrimonio della Nazione, che spende il 5% del Pil. Tutti devono contribuire al suo mantenimento, senza se e senza ma. Vorrei dare la mia totale solidarietà all'Assessore Nicolai per l'attacco subito dalla parte sindacale per il problema dello scodellamento. Da non credere, i bidelli sono diventati dirigenti e si rifiutano di eseguire una mansione, si guardi bene durante l'orario di lavoro, pretendendo lo straordinario, con il pieno appoggio dei sindacati che, forse dimenticano il carico di spese delle famiglie per la scuola dell'obbligo, perchè l'orario di servizio delle scuole non coincide mai con l'orario di lavoro dei genitori, allora le famiglie devono pagare il pre-scuola con personale vario dagli alpini al CSI, lo scodellamento alle aziende che portano il pasto, il dopo scuola, dopo le 16, quando i genitori sono ancora al lavoro! Allora meglio la scuola privata che offre un servizio completo. Da non credere! Dal 1974 con i Decreti Delegati, nessuna apertura ai bisogni delle famiglie! Anzi chiusura su tutto!
L’Ocse ha analizzato la nostra scuola che ha un alto finanziamento, ma con un numero di docenti superiore agli altri paesi 1 prof 11 alunni, contro 1 a 15. I risultati didattici come “interpretazione del testo†ci classificano agli ultimi posti in Europa. Gli insegnanti italiani operano meno degli altri europei 668 ore (3,15 ore al giorno) per 200 giorni l’anno, contro 750 ore degli altri paesi. Bassa la nostra capacità scientifico tecnologica. Cosa fare? Introdurre la Meritocrazia e concetti di valutazione per i docenti. Dare di più a chi lo merita e chi si impegna. Acquisire un metodo scientifico per la formazione delle classi che è uno dei grandi problemi per le famiglie.
Portare l’orario di lavoro obbligatorio dei docenti a 30 ore settimanali di presenza a scuola, per coprire tutte le necessità educative e didattiche.
Rafforzare l’autonomia degli Istituti creando un sistema di valutazione degli stessi, che porti l’introduzione del concetto di concorrenza e di merito tra Istituti. Praticare effettivamente le pari opportunità con il corpo docenti di ogni ordine e grado formato alla pari 50% uomini 50% donne.
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