Istat: disoccupazione in aumento. Donazzan: "in Veneto situazione positiva"
Mercoledi 1 Agosto 2018 alle 22:01 | 0 commenti
“Nel rapporto sull’occupazione diffuso da ISTAT sono stati evidenziati i dati provvisori, raccolti su base nazionale, del solo mese di giugno 2018. A livello Veneto, in attesa delle stesse proiezioni nel periodo in questione, va sottolineato che nel primo trimestre dell’anno è stato registrato un considerevole aumento delle assunzioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: da gennaio a marzo infatti sono stati attivati nuovi contratti per 163.100 italiani (+17,3%) e 61.800 stranieri (+16,9%)†. Così - in una nota - l’Assessore Regionale al Lavoro del Veneto Elena Donazzan commenta i dati ISTAT sull’occupazione al mese di giugno.
Secondo i dati elaborati da Veneto Lavoro, i contratti attivati in Veneto tra Gennaio e Marzo 2018 sono stati 163.150 riguardanti lavoratori italiani (di cui 22.160 a tempo indeterminato, 89.145 a tempo determinato, 9.475 apprendistato e 42.370 somministrato); e 61.795 (di cui 7.365 a tempo indeterminato, 33.835 a tempo determinato, 1.620 apprendistato e 18.975 somministrato) riguardanti lavoratori stranieri
“Analizzando con attenzione i dati di ISTAT e Veneto Lavoro riferibili all’occupazione in Veneto e a Nord-Est in questo primo trimestre dell’anno – aggiunge la Donazzan - emerge un trend positivo dell’occupazione nella nostra Regione: anche su questo il Veneto si sta differenziando dalla media nazionale, con un mercato del lavoro che in questa fase si sta dimostrando particolarmente effervescenteâ€.
Secondo i dati Istat, gli occupati nel nordest sono: italiani 4.538.000 (di cui 550 mila a tempo determinato e 2.924.000 a tempo indeterminato - i restanti con altri contratti o autonomi); stranieri554.000 (di cui 104 mila a tempo determinato e 389 mila a tempo indeterminato - i restanti con altri contratti o autonomi).
COLLOCAMENTO OBBLIGATORIO: ASSESSORE DONAZZAN, “ACCORDO STORICO IN AIUTO A IMPRESE E LAVORATORI CON DISABILITÀâ€
Più opportunità di lavoro per le persone disabili in Veneto: le aziende tenute al collocamento obbligatorio di persone con deficit fisici o psichici potranno assolvere all’obbligo di legge conferendo commesse di lavoro a cooperative sociali che impiegano persone con disabilità . Regione Veneto e associazioni datoriali e organizzazioni sindacali del Veneto, con le associazioni di rappresentanza delle persone disabili hanno siglato una convenzione triennale che, in attuazione del decreto legislativo 276/2003, consente alle aziende del Veneto di assolvere all’obbligo di inserire lavoratori disabili con gravi difficoltà di inserimento sviluppando opportunità di impiego nelle cooperative sociali: le cooperative sociali del Veneto daranno lavoro a persone inviate dai servizi per l’inserimento lavorativo dei disabili in cambio di commesse di lavoro da parte delle aziende del territorio.
“L'inserimento dei lavoratori disabili è un obbligo, troppo spesso visto dalle aziende come un fastidioso eccesso di burocrazia – fa notare l’assessore - perchè mal si concilia con le esigenze lavorative dell'impresa che troppo spesso preferisce pagare la multa piuttosto che ottemperare all'obbligo. Con questa convenzione si da piena attuazione alle giuste previsioni della legge Biagi, che permette di assolvere l'obbligo anche mediante cooperative sociali, attraverso apposite convenzioni tramite cui le aziende possono, come già accade, dare incarichi di lavoro. I lavoratori più fragili sono così meglio accolti e inclusi, e le imprese, sollevate da una difficoltà , possono ancor meglio comprendere il valore sociale del loro lavoro. Inoltre – fa notare l’assessore - con questo intervento si rendono più omogenee le possibilità di collocamento lavorativo in tutto il territorio regionale. La convenzione prevede che gli inserimenti lavorativi connessi a produzioni o servizi affidati a cooperative sociali siano mediati dai Centri per l’impiego pubblici e che vengano accompagnati da attività formative, finalizzate a migliorare le conoscenze e le abilità delle persone, nella prospettiva di un loro successivo inserimento nel mercato del lavoro. Le convenzioni provinciali ancora in vigore si potranno applicare sino alla loro naturale scadenza. Inserimenti lavorativi e contratti saranno monitorati annualmente dalla Regione.Hanno aderito all’accordo Confindustria, Confapi, Confartigianato, Cna, casa Artigiani, Federclaai, Coldiretti, Confcommercio, Confcooperative, Legacooperative e Confprofessioni del Veneto, per la parte datoriale; le confederazioni Cgil, Cisl e Uil e Confsal, per le organizzazioni sindacali; e le associazioni venete dei disabili Anmic, Anvcg, Ens, Anmil, Fish, Anffas, Uildm, Aniep e Unms.Â
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