Ipab Vicenza, opposizione all'attacco sul ricorso respinto dal Tar
Lunedi 24 Marzo 2014 alle 14:56 | 0 commenti
Francesco Rucco, Gioia Baggio e Roberto Cattaneo, consiglieri comunali - E’ di questi giorni la notizia riportata dai mass media per cui il TAR per il Veneto ha rigettato il doppio ricorso amministrativo, promosso da Comune di Vicenza e  Consiglieri di Amministrazione di IPAB Vicenza, con i quali è stata impugnata la decisione di commissariamento di IPAB adottata dalla Regione Veneto.
Come si ricorderà rileggendo gli articoli di stampa del recente passato, i consiglieri comunali di opposizione Meridio e Rucco sollevarono diverse criticità inerenti alcuni atti amministrativi straordinari ed ordinari del CDA a guida Rolando. In primis l’Accordo di Programma promosso da Comune e IPAB.
Di tutta risposta arrivarono attacchi feroci ed offensivi da parte dell’allora Presidente Rolando e del Sindaco Variati, il quale, in particolare, gridò al complotto politico-elettorale ai suoi danni perché allora impegnato nella campagna elettorale per la sua riconferma.
In verità il Nucleo ispettivo della Regione Veneto approfondì e documentò ampiamente tutte le problematiche emerse nei mesi successivi e si decise lo scioglimento del CDA e la conseguente sostituzione con un Commissario Straordinario.
Nonostante la decisione assunta dalla Ragione Veneto, il Comune di Vicenza ed i consiglieri di amministrazione di IPAB decisero di intraprendere comunque la strada dell’impugnazione avanti all’Autorità Giudiziaria.
Di recente la V Commissione ha approvato un documento per far sì che venga posta fine al commissariamento e venga nominato un CDA espressione del territorio per poter garantire al meglio l’erogazione dei servizi assistenziali agli utenti.
Lo stesso documento prevedeva in prima formulazione il seguente passaggio:
“Se il difficile momento economico può farne adattare alcuni punti, il difficilissimo momento sociale deve spingere ad una rapida chiusura dell’Accordo, più che mai valido nel suo impianto originario, peraltro già firmato nella Conferenza di Servizi del 19 aprile 2012 in Regione Veneto dal governatore Zaia, dal sindaco Variati, dal presidente Ipab e che prevede la creazione di nuovi Centri Servizi (Case di riposo per servizi socio sanitari per anziani non autosufficienti) attraverso una valorizzazione del patrimonio dell’Ente in città , reinvestito a servizio dei nostri anziani e della comunità vicentina, e fondi regionali, già stanziati. Dall’accordo discende, inoltre, la soluzione di molti nodi ad esso legati a doppio filo (in primis, la gestione dei Centri Diurni).
Di tale passaggio è stato richiesto lo stralcio dai consiglieri di opposizione perché basato su un Accordo di Programma che risultava insostenibile economicamente e patrimonialmente per l’IPAB Vicenza.
E così è stato! Il Tar Veneto si è limitato a rigettare i ricorsi promossi avverso il commissariamento del CDA di IPAB Vicenza concludendo così la sua decisione: “In definitiva la approfondita istruttoria effettuata dall’amministrazione regionale che ha consentito all’IPAB una interlocuzione costante e continua su tutti i punti via via evidenziati oggetto delle menzionate criticità ha evidenziato una non chiarezza e non univocità di dati assolutamente indispensabili per la valutazione della reale consistenza del patrimonio dell’ente nonché delle relative poste di bilancio, tali per cui il rimedio estremo dello scioglimento del CDA, evidentemente ritenuto incapace di risolvere ex se le problematiche emerse, può essere ritenuto congruo e conducente alla realizzazione dello scopo, come con una valutazione ex post pare emergere dalle prime valutazioni condotte dal commissario regionale nominato.
Ciò premesso, i sottoscritti consiglieri comunali chiedono al Sindaco Variati:
1)    Quali siano le sue valutazioni all’esito della decisione del TAR Veneto;
2)    Se non intenda porre pubbliche scuse ai consiglieri comunali che legittimamente ebbero a sollevare le criticità raccolte dal TAR Veneto;
3)Â Â Â Â Di fissare un consiglio comunale monotematico su IPAB Vicenza che affronti gli errori del recente passato e indichi gli indirizzi per il futuro assistenziale per Vicenza;
4)    Quali siano stati i costi a carico del Comune per l’esperimento di tale azione giudiziaria e se vi siano spese da rifondere in qualità di parte soccombente nel giudizio de quo.
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