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Ipab, Usb Vicenza: "No alla privatizzazione". Il sindacato porta l'appello in commissione regionale.

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 28 Settembre 2015 alle 15:56 | 0 commenti

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Unione Sindacale di Base Vicenza

Documento da presentare in audizione, alla 5° commissione sanità sociale regione veneto su privatizzazione ipab, martedì 29 settembre a Palazzo Ferro Fini.

Le Ipab sono state e rappresentano ancora uno dei pilastri fondamentali su cui e' costruito il sistema assistenziale veneto e trovano la loro origine nella legge numero 6972 del 1890, c.d. legge Crispi. In totale nel Veneto, sono 200, con 25.000 assistiti e 10.000 operatori.

La legge 328 del 2000 prevedeva un percorso normato e condiviso con la cittadinanza, per la trasformazione delle Ipab, che avrebbe dovuto attuarsi entro il 31 dicembre 2003, tramite la legge 207 del 2001. legge che privilegiava la trasformazione delle Ipab in istituzioni di diritto pubblico, e da allora sono trascorsi ben 15 anni e sono stati stesi 12 progetti di legge, senza mai un nulla di fatto.
In questi anni abbiamo assistito alle situazioni più svariate e alle gestioni più fantasiose, in spregio alla qualità del servizio erogato. Vi è stato un lento declino e scadimento della qualità assistenziale a causa del mancato sostegno economico che realmente necessitava.
Questo progetto di legge va in una sola direzione...la privatizzazione dell'intero settore, non tenendo minimamente conto dellle esigenze degli ospiti e delle loro famiglie.
Bisogna con forza sottrarre questo terreno fertile dalle sgrinfie dei privati!!
La Regione Veneto deve ora invece, assumere un ruolo guida legiferando il mantenimento del ruolo pubblico di queste istituzioni, a prescindere dal numero di posti letto autorizzati di ogni singola struttura.
Devono essere rivisti gli standard assistenziali e le dotazioni organiche che ribadiamo, risultano non essere più sufficienti a soddisfare le esigenze assistenziali delle persone che vi accedono; sempre più malati cronici vengono letteralmente scaricati dalla struttura nosocomiale alla Ipab, con un aggravio importante di carichi di lavoro che nessuno tiene in considerazione. e con le privatizzazioni, siamo certi che tale fenomeno verrà accentuato.
Per quanto riguarda il personale operante all'interno di queste strutture, l'articolo 20 del pdl dichiara che le asps avranno un contratto riconducibile a uno dei comparti del settore pubblico, quindi parliamo di quelle poche strutture al di sopra dei 120 posti letto, mentre per tutte le altre, cioè la stragrande maggioranza,si procederà ad individuare una specifica disciplina di contrattazione collettiva nazionale quali, alias, contratti del 3 settore come Uneba, Anaste, cooperative sociali, notevolmente inferiori dal punto di vista economico del contratto attualmente in essere,cioè quello degli enti locali.
Inoltre pensiamo che debba essere stabilito un accordo di programma che unifichi alcune piccole Ipab a seconda delle omogeneità territoriali.
Usb chiede con forza il ritiro del pdl, il mantenimento di tutte le Ipab pubbliche, la revisione degli standard assistenziali e che venga applicato ai dipendenti il contratto piùconfacente alle loro funzioni: il contratto sanità.
Come organizzazione sindacale, vi poniamo la seguente domanda:come possiamo garantire lo stato sociale se procediamo alla privatizzazione delle Ipab?
Vicenza, 28 settembre 2015.

Leggi tutti gli articoli su: Ipab, Regione Veneto, Usb

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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