Ipab, i Segretari generali Cgil, Cisl e Uil al presidente Turra: "no privatizzazione"
Sabato 12 Novembre 2016 alle 13:45 | 1 commenti
Di seguito la nota congiunta dei Segretari generali CGIL CISL UIL Vicenza Zanni, Consiglio, Chisinrivolta al presidente Ipab Lucio Turra
Restiamo particolarmente sorpresi e contrariati dalle dichiarazioni apparse sul GDV di venerdì ed espresse dalla presidenza dell'IPAB di Vicenza. Pensiamo di conoscere molto bene la situazione relativa allo stato economico e finanziario dell'IPAB Vicentino, e crediamo che si debba intervenire immediatamente per risanare l’Ente rendendolo, come dice lo stesso ordine del giorno votato da maggioranza e minoranza del Consiglio Comunale del 10 novembre u.s., molto vicino alle necessità di rispettare la comunità Vicentina non producendo costi e avendo come importante riferimento la qualità del servizio offerto agli ospiti ed alle loro famiglie.
A tal proposito ci saremmo aspettati comunicazioni atte a condividere le soluzioni.
Il sindacato confederale CGIL CISL e UIL, da sempre è interessato alla tutela del lavoro, dei lavoratori e delle lavoratrici e dei diritti. Vogliamo farci carico della mission degli Enti pubblici, sempre indirizzata alla collettività , nell’ottica di migliorare l’assistenza all’anziano.
Crediamo che affermazioni che sembrano prevedere la privatizzazione dell'ente trasformandolo in fondazione siano gratuite e fuori luogo. Infatti non sono neanche lontanamente contemplate dall'ordine del giorno sostenuto dal comune di Vicenza.
Non c'è relazione diretta tra il risanamento dell'ente, la qualità dei suoi servizi e la sua privatizzazione.
Anzi.
Abbiamo esempi di gestione pubblica (e non lucrosa) efficiente ed efficace.
Non vogliamo entrare nel merito della scelta di privatizzare ma non può essere una scelta determinata da ragioni tecniche. È una scelta politica che può appartenere soltanto alla proprietà che in questo caso è rappresentata dal sindaco e dal consiglio comunale del capoluogo. Ed in questo senso il consiglio comunale non si è espresso in tale direzione con la delibera sopracitata.
Per cui sereni sull'obiettivo ma determinati per il lavoro che ci auguriamo di portare a termine attendiamo incontri e tavoli in cui discutere di soluzioni e non di problemi.
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