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Intervista ad Achille Variati: "A Vicenza la stragrande maggioranza dei treni merci andrà sulla linea ad alta capacità"

Di Pietro Rossi Mercoledi 2 Settembre 2015 alle 23:30 | 1 commenti

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Vicenza città del Palladio e un tempo dell'industria orafa ormai sul viale del tramonto. Vicenza, per anni città del mattone ma città con poche e incomplete vie di comunicazione. Fino ad oggi. Perché qualcosa sta cambiando, e in fretta. Siamo nell'era di Achille Variati e il sindaco si trova con meno di tre anni davanti prima di lasciare Palazzo Trissino. La sua "visione", spesso dichiarata è chiara: far entrare Vicenza nella logica dell'"area vasta", non lasciare la sua città isolata, unirla al resto d'Italia e d'Europa con infrastrutture che siano interconnesse tra loro. Ci riuscirà? 

La ruota sembra stia girando a suo favore. La Valdastico sud appena completata, la Valdastico Nord con l'apertura di Trento dopo decenni di diniego, la Pedemontana con i cantieri già aperti e, sopratutto, la tangenziale nord di Vicenza che completerà la circonvallazione della città e la prevista alta capacità ferroviaria con tappa a Vicenza. Sono proprio queste due opere che Variati intende tenacemente portare a termine, ma con la condizione che non siano fine a se stesse, blocchi infrastrutturali staccati dal resto. È un ottimista, Variati, ma anche un realista e ce lo spiega, anticipandoci una notizia in esclusiva: la futura AC, l'alta capacità ferroviaria, trasporterà anche merci sulla nuova linea.

Sindaco, a Valdastico Sud appena completata la stampa ha già iniziato a fare le pulci sul fatto che è deserta...
Mah. Mi sembra troppo presto per parlarne. Io penso solo all'enorme alleggerimento di traffico di camion sulla Riviera Berica e mi sembra già una grande cosa. Cerchiamo di dargli un po' di tempo prima di tirare delle conclusioni. Penso che comunque alcuni interventi infrastrutturali nel vicentino siano un dovere nei confronti di una terra di grande sviluppo che poco o niente ha avuto in termini di infrastruttura nel dopoguerra. L'infrastruttura per l'infrastruttura sarebbe un errore perché ognuna rappresenta anche una ferita in più sull'ambiente.

Quindi ritiene che sia un'opera utile?

Quand'è che diventano utili le infrastrutture? In primo luogo quando sono pensate in una logica di complementarietà e di intermodalità. Il disegno di chi progetta non dev'essere un disegno solo di "ferro per il ferro", autostrada per l'autostrada, ma di come il sistema dei trasporti interagisce in un territorio. E poi quando alcune nuove strade o linee ferroviarie servono a decongestionare strade che nel dopoguerra erano delle arterie e oggi sono diventati piccoli vasi capillari che comunque sopportano un traffico inadeguato. La Valdastico Sud e una eventuale apertura a nord è una rete che serve? Rispondo sì, in questa logica sì.

D'accordo, però non stiamo parlando di una città e di un territorio che non hanno un bacino di utenza così elevato per giustificare altre opere stradali?

È la logica a essere cambiata. Una volta si costruivano le case e quartieri espandendo la città con una crescita urbanistica attorno alle strade. Adesso dobbiamo esattamente fare il contrario, perché la strada è portatrice di elementi di inquinamento, un po' meno la ferrovia, e poi non mi sembra ci sia più smania di crescita urbanistica nel Veneto, né civile né industriale per il momento.

Nuove strade e nuove arterie, quindi, per interconnettere una città come Vicenza. E per completare questo progetto cosa manca? La Pedemontana, per esempio?

Ho avuto sempre dubbi su come hanno pensato la Pedemontana, penso che sarà un'opera che non verrà completata, se non da Bassano all'intersezione con Malo e avanti fino all'A11. Questa parte ormai verrà realizzata, non credo quella in territorio trevigiano. Prendo atto che quella parte vicentina è un'arteria che ci sarà, sarebbe una sciagura ormai che si fermassero i lavori. Questa intermodalità vicentina, con la tangenziale nord, darà più centralità al capoluogo. Oggi per i bassanesi venire a Vicenza è più complesso.

Abbiamo parlato di interconnessione, ma su gomma. In tutto questo come entra anche l'alta capacità ferroviaria?

Se c'entra l'interconnessione TAC? Assolutamente sì, sia per le persone, sia per le merci. La tesi dovrebbe essere "lascio la gomma e l'auto quanto prima per portarmi sul ferro". Devo andare in un posto lontano? Non ci vado in auto, la parcheggio e prendo il treno, che penso rappresenti il futuro degli spostamenti per i lunghi percorsi europei e che secondo me supererà l'aereo. Questo è un grande bene anche per l'inquinamento della terra. A questo aggiungo anche una notizia in anteprima: mi dicono che la TAC nella nostra parte è pensata molto anche per le merci. La stragrande maggioranza dei treni merci andrà sulla linea di alta capacità, su AC, non sulla linea storica. Quindi pensiamo che l'alta capacità non sono solo le Frecce, ma anche tutte le merci.

Non ci sarà mica in programma anche un nuovo interporto, dopo la brutta storia del CIS di Montebello..

Interporto? Non dobbiamo fare interporti ovunque, c'è a Padova, c'è il Quadrante Europa di Verona. Non facciamo come abbiamo fatto con le zone industriali, una per ogni comune.

E come se la immagina la connessione tra autostrada e ferrovia?

Me la immagino attraverso enormi parcheggi, dove lascio la gomma e passo al ferro. Il treno di alta velocità ti porterà all'aeroporto Marco Polo. In automobile si consuma tanto ossigeno tra Vicenza e Milano, in un'ora e mezza, quanto ne produce un grande abete in tutto il suo ciclo vitale, in una vita centenaria. Pensiamo a quante foreste andiamo a togliere, consumiamo più di quanto la Terra non riesca a ricostituire. Finora siamo andati a compartimenti stagni, la crescita della rete autostradale è per la rete autostradale, la ferrovia ragiona per la ferrovia. Piccolo esempio, ferrovia Vicenza-Schio e le corriere di FTV per Schio. Si parlano queste due realtà? Assolutamente no. Ce lo potremo permettere ancora a lungo? Non credo.

Allora che grandi parcheggi siano, naturalmente vicino alla stazione. Ma dove? La vecchia stazione, Borgo Berga, Fiera?

Grande tema della stazione. Fiera? Ragioniamoci, non c'è una mannaia su di noi, c'è un'apertura al dialogo.


Commenti

Inviato Giovedi 3 Settembre 2015 alle 15:35

La "ruota sta girando"?? Ma la Valdastico sud, NON l'ha voluta e realizzata in tempo record il "centrodestra" ? Ed ancora la storiella "gomma/rotaia, bene, allora, la TAV può passare anche a 4/5 kilometri a SUd di Vicenza, senza distruggere la città.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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