Migrazione dei clienti ex BPVi e Veneto Banca in Intesa Sanpaolo procede regolarmente per 1,5 milioni di conti correnti. Completata la chiusura di 118 filiali
Lunedi 11 Dicembre 2017 alle 16:03 | 1 commenti
Durante la giornata di domenica 10 dicembre nelle filiali delle ex banche venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ndr) si sono svolte le operazioni di migrazione e le relative attività di simulazione e di test per verificare il passaggio sul sistema informatico di Intesa Sanpaolo. Tutto si è svolto regolarmente come da programma. Oggi, 11 novembre, le filiali sono aperte alla clientela per la consueta operatività quotidiana. Anche il servizio di home banking sta funzionando regolarmente. La migrazione delle ex banche venete è stata preparata accuratamente basandosi sulla storica esperienza che Intesa Sanpaolo ha maturato nelle diverse operazioni societarie di fusione e integrazione che nel corso nel tempo hanno portato alla creazione del Gruppo.
Al fine di evitare impatti sui clienti le carte di debito e prepagate sono rimaste attive, sia pure con le limitazioni comunicate per tempo ai clienti, che avranno più di tre mesi per recarsi in filiale e ottenerne la sostituzione con carte che offrono più servizi rispetto alle attuali. La migrazione informatica non ha riguardato l'utilizzo delle carte di credito; i clienti possono comunque già richiedere le carte di credito di Intesa Sanpaolo.
Per quanto riguarda i codici Iban, i nuovi codici erano stati già comunicati ai clienti. Intesa Sanpaolo ha comunque adottato automatismi per la gestione del vecchio codice al fine di evitare disagi per la clientela e ampliare il tempo a disposizione della stessa per la comunicazione del nuovo Iban alle proprie controparti; in particolare gli accrediti che perverranno con il vecchio codice saranno automaticamente indirizzati sul nuovo Iban.
La migrazione ha riguardato:
- 2 milioni di famiglie clienti
- 200.000 di imprese clienti
- 1,5 milioni di conti correnti
- completata la chiusura di 118 filiali
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