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Ingiunzione all'Ipab, Raniero: Turra non sa o mente? E intanto sborsa 200mila euro per gli avvocati
Lunedi 28 Dicembre 2015 alle 15:05 | 0 commenti
Rieviamo da Germano Raniero, USB, e pubblichiamo
Nella intervista apparsa domenica scorsa sul GdV Lucio Turra, presidente IPAB e Amministratore unico di IPARK, afferma "All'Ente non è stata notificata nessuna ingiunzione...". Noi non sappiamo se al momento della intervista sapesse, ma le sue dichiarazioni non corrispondono al vero. Come si può inconfutabilmente vedere l'ingiunzione è stata recapitata tramite raccomandata a IPAB  il giorno 23 dicembre alle ore 13,15 (clicca qui per vedere il cedolino attestante l'inoltro).
A spedire la rr è stato il legale di Bramasole autorizzato dal tribunale a far ciò.
Pertanto Turra o non sapeva o ha mentito.
Pur lasciando la possibilità della buona fede, comunque in entrambi i casi ha tutto il tempo di  correre ai ripari; versi la rata del mese di settembre a Bramasole e con quei soldi Bramasole pagherà  gli stipendi e la tredicesima di tutti i 65  dipendenti San Camillo compresi quelli che attualmente lavorano e che comunque non hanno preso nulla nemmeno loro.
Turra dice un'altra cosa inesatta: "..non siamo noi a dover pagare  gli stipendi alle lavoratrici, bensì  la cooperativa..."
Inesatto perchè l'art 1796 del codice civile dichiara che in assenza di pagamento dei creditori da parte del gestore del servizio interviene a saldare i crediti l'appaltatore, in questo caso l'IPAB che ha dato in appalto il servizio.
Come si vede ben due norme della nostra legislazione impongono a IPAB di saldare i conti in sospeso. Nessuna altra norma al contrario sostiene le ragioni di IPAB.
E intanto  l'IPAB sborsa  200.000 euro per gli avvocati che lo assistono  nella causa contro Bramasole
Tra i due litiganti il terzo piange; il famoso proverbio oggi va  letto così.
Nell'anno del Giubileo della misericordia assistiamo a comportamenti  che nulla hanno a che fare con  il dettato del Giubileo.
C'è al contrario una pervicace ottusità politica degna di altre cause.
Intanto al San Camillo pochi ospiti, operatori che continuano ad andarsene, infrazione di legge per aver assunto il personale in somministrazione lavoro oltre ai numeri consentiti.
Se questo il il nuovo modo di gestire l'IPAB...
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