Infortuni sul lavoro, il bilancio 2012 dell'Ulss 6
Martedi 22 Gennaio 2013 alle 15:55 | 3 commenti
Spisal Ulss 6 Vicenza - Forniamo di seguito alcune informazioni sull’andamento degli infortuni del 2012, un breve commento in merito agli infortuni mortali e le prime indicazioni sull’attività dello SPISAL per il 2013. Utilizzando i dati inviatici dal Pronto Soccorso, per la prima volta, grazie alla consistente ed omogenea riduzione del numero di infortuni del 2012, registriamo meno di 3000 eventi infortunistici.
Pur non trascurando il fatto che negli ultimi cinque, con l’eccezione del 2010, le consistenti riduzioni sono in parte legate alla crisi produttiva, un grande merito va attribuito alle aziende e a chi le ha supportate nell’impegno pluriennale per rafforzare la cultura della prevenzione.
Infatti si deve ricordare che:
la tendenza alla riduzione è iniziata nel 1999, dunque in anni precedenti alla crisi. Grazie a questo andamento oggi gli infortuni totali sono meno della metà di quelli degli anni 90 (dal 1995 al 1998 si superavano i 6.000 eventi);
nei comparti produttivi seguiti con più costanza e attenzione, dalle Associazioni Imprenditoriali e dei Lavoratori ma anche da noi, gli infortuni non si sono ridotti di metà ma di quasi il 70 %. Parliamo di Acciaieria/Chimica/Precompressi - Metalmeccanica – Manifatturiero e Agricoltura
anche l’edilizia, contrariamente a quanto accaduto negli ultimi due anni, contribuisce a questa riduzione senza una pari riduzione del lavoro. Infatti, negli ultimi anni, il numero di lavoratori e cantieri risulta pressoché costante. Registriamo solo un progressiva riduzione degli importi investiti che in tre anni è passato da 100.000 a 80.000 € medi per cantiere. Dall’analisi delle imprese attive in Cassa Edile di Vicenza risulta invece un forte calo di operai attivi e forse questo giustifica in parte il dato degli infortuni.
INFORTUNI MORTALI
I quattro infortuni mortali accaduti nel 2012 hanno avuto la seguente dinamica:
arrestava il camion in autostrada perché un pneumatico si era incendiato. Staccata la motrice veniva schiacciato dal rimorchio contro un muro (il rimorchio era privo di appoggi anteriori e cunei);
aiutava il vicino a tagliare una pianta e cadeva dalla scala (non si trattava di un rapporto di lavoro);
si è ribaltato con il trattore mentre tagliava l’erba a ridosso di un fossato il cui ciglio ha ceduto (titolare di azienda agricola - pensionato);
perdeva il controllo del trattore e precipitava lungo l’argine del fiume (agricoltore)
Si fa notare che i trattori spesso sono molto vecchi e uno di questi casi è accaduto con un mezzo acquistato per essere rottamato.
Quindi sono modalità diverse dagli scorsi anni in cui prevaleva la caduta dall’alto (da tetti, trabattelli e scale portatili). Il cambiamento delle modalità è probabilmente temporaneo e dobbiamo mantenere l’attenzione contro le cadute dall’alto perché;
nel 2012 si sono verificati vari eventi gravi che potevano essere mortali;
le scale portatili, apparentemente innocue, allo stato attuale sono l’attrezzatura con cui avvengono con più frequenza infortuni gravi (rimandiamo alla lettura di quanto indicato nel nostro sito http://www.ulssvicenza.it/allegati/333-pillole_sicurezza_speciale_scale_200810.pdf.
Nell’allegato 1 riportiamo le cause degli infortuni mortali in Veneto (anni 2007 – 2011).
ATTIVITÀ DELLO SPISAL
Attività di assistenza.
La prima parte dell’anno sarà dedicata anche ad attività di assistenza per fornire indicazioni e materiali divulgativi utili all’uso corretto delle procedure standardizzate per la valutazione dei rischi. Tali procedure, definite recentemente dal Decreto 30.11.2012 approvato dalla Commissione Consultiva Permanente, sono destinate alle Aziende fino a 10 addetti che finora potevano effettuare l’Autocertificazione ma utilizzabili, con alcune esclusioni per le attività ad alto rischio, anche dalle Aziende fino a 50 addetti. Reputiamo che si tratti di un passaggio cruciale dopo il quale tutte le aziende, di qualsiasi dimensione, dovranno aver individuato i rischi e le soluzioni per eliminarli. Ricordiamo che le aziende fino a 10 addetti potranno utilizzare l’autocertificazione dell’avvenuta valutazione dei rischi non oltre il 30 giugno 2013.
In questa attività di assistenza, oltre ad affrontare gli aspetti specifici di ciascun comparto produttivo, chiederemo alle aziende di prestare particolare attenzione ai luoghi di lavoro e passaggio. Un parte rilevante degli infortuni che accadono attualmente è dovuta infatti a scivolamenti o inciampi con successiva caduta. Si crede erroneamente che questo tipo di infortuni sia legato a fatalità , fretta o disattenzione. Non si considera invece che alla base vi sono problemi strutturali e organizzativi quali ad esempio il tipo e l’integrità del pavimento, l’ordine in azienda l’illuminazione ecc. Su questi fattori strutturali abbiamo prodotto da tempo un documento di aiuto per le azienda reperibile sul nostro sito. http://www.ulssvicenza.it/allegati/336-MANUTENZIONE3.pdf
Tenendo conto della riduzione degli infortuni, la vigilanza sarà orientata anche verso nuove attività quali:
cicli produttivi con presenza di sostanze cancerogene (stiamo ultimando il censimento di 200 aziende);
aziende con possibile rischi derivanti da movimentazione manuale dei carichi e movimenti ripetitivi degli arti superiori. Infatti le patologie derivanti dalle lavorazioni in cui sono presenti questi rischi costituiscono oggi una parte preponderante delle malattie professionali segnalate;
applicazione delle normative su stupefacenti, alcool e fumo nel mondo del lavoro;
aziende con infortuni gravi e malattie professionali, alle quali chiederemo di implementare il Sistema di Gestione delle Salute e Sicurezza (SGSL). Per contenere il numero di infortuni e mantenere i risultati positivi serve infatti l’impegno ad integrare la produzione con la sicurezza attivando tale sistema;
nuovi comparti produttivi dopo invio di materiale informativo. Per primi saranno oggetto di vigilanza: lavorazione del pane - lavorazione delle carni – grande distribuzione – grafica);
Per l’attività in edilizia, data l’alta dinamica logistica e di manodopera associata al rischio di infortuni gravi, è confermato il monitoraggio costante dei cantieri.
Naturalmente il Servizio resta a disposizione per informazioni. Nel sito www.ulssvicenza.it sono presenti vari documenti e le risposte ai quesiti di interesse generale che ci vengono posti.
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