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Inflazione e deflazione, due virus da... paura. Chi li crea e chi poi li combatte

Di Giancarlo Marcotti Sabato 9 Gennaio 2016 alle 12:39 | 0 commenti

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Tutti coloro che hanno superato gli "anta" sono cresciuti con uno spauracchio, un termine che era diventato noto a tutti, anche a coloro che non avevano fatto studi economici, come ad esempio le casalinghe, e metteva paura soltanto a sentirlo pronunciare: inflazione. La tassa più iniqua perché colpisce tutti allo stesso modo, poveri e ricchi, senza alcuna distinzione, si ripeteva senza sosta. Anche le più giovani generazioni sanno cosa significa inflazione, ma questa parola, alle loro orecchie, non suona più minacciosa, anzi, tutt'altro. Ora la paura non la fa l'inflazione, ma il suo contrario, ovvero: la deflazione, cioè la diminuzione generalizzata dei prezzi. Paradossale vero?

Ma allora sbagliavamo negli anni '80 ad aver paura dell'inflazione, o sbagliamo adesso ad aver paura della deflazione?

Vi potrà sembrare strano, ma non sbagliavamo negli anni '80 ad aver paura dell'inflazione come non sbagliamo oggi ad aver paura della deflazione,

Inflazione e deflazione sono due malattie, entrambe da debellare, ed entrambe difficili da sconfiggere. O meglio, anziché malattie io le definirei dei "virus", e come tutti i virus questi due sono "creati", talora inconsapevolmente, il più delle volte per negligenza.

Ebbene sapete chi crea questi "virus"?

Le Banche Centrali!

Proprio loro, quelle che ufficialmente li combattono!

Il fatto è che prima li creano, e poi li combattono.

A creare inflazione e deflazione sono politiche economiche/monetarie sbagliate. Ma perché, mi direte, dagli errori del passato i Banchieri centrali non fanno mai tesoro?

Semplice, perché altrimenti perderebbero tutta la loro influenza, il loro prestigio, e forse sarebbe più corretto dire... il loro potere.

Fanno un po' come quelle guardie forestali che appiccano incendi e li fanno divampare per poi accorrere a spegnerli, giustificando in tal modo la loro indispensabile funzione. Qualche volta, però, il tutto scappa loro di mano, e fanno danni incalcolabili.

L'inflazione e la deflazione sono virus perché sono distorsioni che generano nella popolazione comportamenti che distorcono il mercato: nel caso che cresca l'inflazione si accelerano i consumi per il timore di dover poi pagare in futuro di più per avere lo stesso bene, nel secondo avviene invece l'opposto, si tende a rimandare le decisioni di spesa perché in futuro si potranno fare gli stessi acquisti ad un costo inferiore.

In economia i boom e gli sboom non sono una conseguenza ineluttabile del libero mercato

Leggi tutti gli articoli su: inflazione, deflazione, Banche centrali

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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