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Indipendenza Veneta, sciopero della fame: "nostri elettori non sono di serie B"

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 24 Maggio 2015 alle 18:31 | 0 commenti

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Al grido di 'Indipendenza' e 'Libertà' Indipendenza Veneta è scesa in piazza a Mestre guidata dal candidato alla presidenza della Regione Alessio Morosin. Sulla musica di “The Wall” dei Pink Floyd, durante il Flash Mob “Porta a casa il tuo pezzo di libertà”, i militanti hanno costruito, sul palco allestito per la manifestazione, un cubo di Rubik di tre metri per tre con il logo del movimento sulla facciata principale.

Magliette gialle, bandiere con il logo della lista e del Leone di San Marco, gli indipendentisti hanno proclamato a gran voce la voglia di indipendenza del Veneto. Nel suo discorso introduttivo, Morosin ha detto che “l'uomo è al centro delle leggi, non è conseguenza delle leggi”. Su domenica prossima, giorno delle elezioni: "Non si vota per la Regione ma per il Veneto, perché il traguardo da raggiungere è quello dell'indipendenza".

Sul palco si sono avvicendati poi Michele Favero, Primo Consigliere di indipendenza Veneta, Cesare Busetto, Silvia Nizzetto, Idra Panetto e Barbara Benini Chiavegato, in rappresentanza dell’importante parte femminile del movimento. “Dopo il mio intervento – spiega Barbara Benini – mi si è avvicinata una signora: dopo aver sentito voi tre, mamme, mogli e donne, ho deciso che darò a voi il mio voto. In quel momento – conclude Benini – ho provato un’emozione fortissima”.

Prima di Lucio Chiavegato e Fabio Padovan, che hanno chiuso la manifestazione, la gente di Indipendenza Veneta ha salutato con un lungo applauso i sei militanti che sono in sciopero della fame da giovedì, dopo l’esclusione del loro leader dal serale di Sky Tg 24. Michele Favero, Cesare Busetto, Piero Bortolin, Andrea Iacopini, Max Vidori e Andreas Quinz protestano non solo per il mancato rispetto del concetto intellettuale di par condicio riservata al movimento, ma più in generale per la disparità di trattamento della maggior parte degli organi di stampa regionali. Al grido “Io non ho fame”, tutti e sei hanno annunciato in piazza che continueranno finché i mass media non dimostreranno il giusto rispetto verso  le 22.000 firme che hanno garantito la corsa a candidato presidente di Morosin, e con loro tutti i simpatizzanti di Indipendenza Veneta, che non sono elettori di serie B.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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