Indipendenza veneta: nove mesi di vita, consenso in espansione
Mercoledi 27 Febbraio 2013 alle 11:49 | 0 commenti
Indipendenza Veneta - L'analisi del voto ricevuto da Indipendenza Veneta sta rivelando interessanti sorprese, che rivelano un fenomeno del tutto nuovo comparso nel panorama politico veneto anche da un punto di vista elettorale. Per farlo comprendere abbiamo iniziato a riportare su mappa il consenso ricevuto alla camera dei deputati, dove hanno votato tutti i cittadini veneti maggiorenni. Anticipiamo fin d'ora la parte di analisi riportando in particolare la mappa della provincia di Treviso, che riporta un fenomeno simile anche nelle province limitrofe di Padova e Vicenza, espandendosi a tutto il Veneto.
La figura riporta bene che il fenomeno di espansione del nostro movimento sta avvenendo a macchia d'olio. L'epicentro per il trevigiano è a Castelfranco Veneto, per identificare il comune più popoloso da dove si irradia la popolarità di Indipendenza Veneta. L'espansione è ancora in corso, ovviamente, anzi è solo agli inizi, se consideriamo che Indipendenza Veneta è nata esattamente 9 mesi fa, il 27 maggio 2012 a Treviso, in occasione del congresso fondativo tenuto all'hotel Maggior Consiglio.
Se ampliamo d'altro canto la prospettiva esso appare come un fenomeno quasi naturale per il Veneto, se consideriamo che proprio Castelfranco Veneto è una sorta di baricentro della nostra regione ed è, guarda caso, esattamente il nodo centrale del grafo ferroviario, anche se chiaramente non ha l'importanza degli snodi principali.
Le percentuali di consenso ad Indipendenza Veneta nell'area di espansione sono notevoli, con picchi dal 5 al 10%.
Se uniamo questo andamento che emerge da un'analisi di geomarketing alla considerazione che per il nostro movimento il confronto elettorale nelle elezioni politiche ci vedeva un po' un pesce fuor d'acqua delle dinamiche dialettiche imperniate sullo scontro destra-sinistra da un lato e politica-antipolitica dall'altro.
L'esordio elettorale di Indipendenza Veneta rivela e conferma le nostre ipotesi di esistenza di un potenziale elettorale, che in una competizione amministrativa parte da una base minima del 15-20%, considerata la nostra giovanissima età , i tempi di crescita della conoscenza presso la popolazione e la maggiore confidenza in competizioni elettorali di maggiore risalto civico e importanza per il Veneto rispetto alle elezioni politiche italiane.
Il lavoro da fare è ancora molto, anzi moltissimo considerata la gravissima crisi economica e la situazione di drammatica ingovernabilità dello stato italiano che attanaglia le famiglie, i cittadini e le imprese venete e che rende ancor più necessario indire il referendum per l'indipendenza veneta per il prossimo 6 ottobre, attraverso la responsabile e urgente approvazione della legge referendaria da parte dei nostri rappresentanti istituzionali nella regione Veneto, che Indipendenza Veneta ha presentato con migliaia e migliaia di sottoscrizioni lo scorso 16 febbraio a Venezia.
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