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Indipendenza del Veneto, Fracasso: le elezioni regionali saranno il vero referendum

Di Edoardo Andrein Martedi 18 Marzo 2014 alle 16:56 | 0 commenti

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Tra numeri sulla partecipazione sviscerati dagli organizzatori e prime nubi sul sistema di cui abbiamo parlato in precedenza, il referendum digitale per l’indipendenza del Veneto, per il quale si potrà votare fino al 21 marzo, sta animando anche il dibattito politico. Dopo la polemica per le parole del presidente del Veneto Luca Zaia, anche il Partito Democratico affronta la questione indipendenza tramite Stefano Fracasso, vice capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale.

“Impossibile stabilire quanto ci sia di vero nei numeri che sono stati diffusi dai promotori del referendum per l'indipendenza del Veneto - esordisce Fracasso - Ma c’è un modo semplice, insindacabile e a costo zero per capire cosa pensano i veneti sull’indipendenza.”

Il riferimento del consigliere Pd è alle prossime elezioni per la Regione Veneto che si terranno tra un anno, nel 2015:

“Per quell’occasione le forze politiche dicano tutte, in maniera aperta, chiara e trasparente, la loro posizione sul tema. Quella del Partito Democratico è nota: autonomia regionale - ribadisce l’esponente Pd che poi rifila una stoccata agli organizzatori del referendum per l’indipendenza in corso in questi giorni:

“Il voto ci dirà da che parte stanno i veneti; se le liste degli indipendentisti raccoglieranno voti a due cifre, come in Catalogna, oppure l'uno virgola qualcosa per cento come alle ultime elezioni politiche”.

L’analisi di Fracasso si sposta poi sullo scenario più ampio della politica veneta:

“Finalmente riusciremo anche a capire da che parte stanno realmente il presidente Zaia e le forze politiche che lo sostengono, come Forza Italia e Nuovo Centro Destra, che continuano a giocare nell'ambiguità. Nel frattempo - conclude - i veneti chiedono scelte concrete che nulla centrano con l'indipendenza, come delle ferrovie regionali efficienti o i fondi per la non autosufficienza, e che  non vediamo nell'agenda del presidente della Giunta. Il vero referendum saranno quindi le elezioni regionali".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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