Indagine sull'impatto di Basilea 3 su Banche NE
Mercoledi 26 Maggio 2010 alle 04:06 | 0 commenti
Fondazione Cuoa - La ricerca è scaricabile QUI.
Per circa il 75% degli istituti di credito interpellati la redditività calerà , per il 57% il credito potrà subire una moderata contrazione
Cosa succederà nel 2012 con l'introduzione di Basilea 3? Le nuove misure definite dal comitato di Basilea per rafforzare il capitale e la gestione del rischio di liquidità da parte delle banche stanno già avendo un impatto sulle politiche di credito? E di conseguenza sulle possibilità di accesso ai finanziamenti da parte delle imprese?
Per capire cosa le nuove regole produrranno nel tessuto economico nordestino il Centro Studi Risk Management e Valore (www.riskcenter.it), costituito all'interno di CUOA Finance, in collaborazione con Engineerig, ha elaborato un'analisi coinvolgendo i più importanti istituti di credito, le banche popolari e le bcc.
Il tema della riforma di Basilea 3 si presta a molteplici considerazioni: sia dal punto di vista delle scelte di gestione del rischio delle banche, con evidenti ripercussioni sull'allocazione del credito, che sul versante delle ricadute e delle conseguenze sul piano del rapporto banca - impresa.
Partendo da tale scenario, l'indagine ha inteso rilevare le percezioni delle banche e dei loro operatori in merito alle possibili prospettive emergenti nel nuovo scenario, con l'obiettivo di evidenziare le diverse aspettative che le banche stesse esprimono rispetto al tema in oggetto.
Le conseguenze sulla redditività e sulla politica del credito
L'impatto sulla redditività appare probabilmente diverso da quanto ci si potrebbe attendere. Contrariamente ad alcuni scenari pessimisti spesso prospettati in questa fase, per circa il 75% degli istituti di credito interpellati la redditività calerà , ma solo leggermente. Anche per le conseguenze sul credito, il dato è interessante: per circa il 57% delle risposte il credito potrà subire una moderata contrazione, nell'ordine del 5% al massimo. Mentre per il 26% la riduzione potrebbe essere sensibile, superando questo livello.
È, tuttavia, da osservare come Basilea 2 sia stata percepita in modo generale come un ostacolo al credito alle imprese, anche se nata con obiettivo di mantenere invariato il requisito patrimoniale complessivo del sistema bancario. Poiché le evoluzioni Basilea 3 puntano quasi tutte ad aumentare il requisito patrimoniale, la certezza che l'impatto politico e sulla politica del credito di queste evoluzioni siano neutre è da verificare sul campo.
Gli elementi di novità . L'elemento di maggior novità è rappresentato dall'introduzione di nuove regole a fronte del rischio di liquidità (circa il 38% delle risposte). Il rischio di liquidità è emerso con vigore durante la crisi e, quindi, era facilmente prevedibile tale esito. Appaiono meno considerati i requisiti patrimoniali a fronte del rischio controparte e del rischio mercato: probabilmente sono rischi meno conosciuti e rispetto ai quali non sono comprese pienamente le diverse conseguenze operative.
Banche locali protagoniste? Contrastato, invece, il giudizio sul ruolo delle piccole banche. Secondo il 54% degli intervistati i piccoli istituti, alla luce delle nuove regole, eserciteranno un ruolo di primo piano nel supportare le imprese. Mentre per il 45% del campione Basilea 3 metterà in difficoltà il ruolo di riferimento delle banche locali rispetto al proprio territorio.
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