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Incostituzionale l’obbligo di esporre la bandiera veneta negli uffici statali. Zanoni (Pd): "altro schiaffo alla propaganda leghista"

Di Note ufficiali Giovedi 4 Ottobre 2018 alle 15:43 | 0 commenti

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“Dalla Consulta un altro schiaffo alla propaganda leghista: è incostituzionale l’obbligo di esporre la bandiera con il leone di San Marco negli uffici statali, così come le sanzioni per i trasgressori. E intanto i veneti devono pagare il conto di queste pagliacciate”. È il commento  - in una nota - del Consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni “dopo che oggi la Corte Costituzionale ha pubblicato la sentenza 183/2018, firmata dai giudici Giorgio Lattanzi (presidente) Franco Modugno (redattore) e Roberto Milana (cancelliere) con cui dichiara incostituzionali alcuni articoli della Legge regionale 28 del 5 settembre 2017 ‘Nuove disposizioni in materia di uso dei simboli ufficiali della Regione del Veneto’, approvata con 31 voti a favore, un astenuto e sei contrari, il gruppo Dem. 

Avevamo ragione a dire che era pura propaganda, con cui si voleva alzare il livello della tensione con Roma e anche l’Ufficio legislativo del Consiglio aveva evidenziato il rischio di incostituzionalità. La Regione ha fatto una figuraccia che era evitabile. Purtroppo gli errori, dolosi, della maggioranza li pagano a caro prezzo i contribuenti, visto che i contenziosi con lo Stato non sono certo a costo zero. E questa è solo l’ultima di una lunga serie di leggi bandiera regolarmente bocciate, come quella sul ‘prima i veneti’ negli asili nido, oppure fatte per compiacere piccole lobby minoritarie, ad esempio i provvedimenti sul nomadismo venatorio o sulle sanzioni per chi disturba i cacciatori”.

“La sentenza - dice ancora Zanoni - ha bocciato l’obbligo di esporre la bandiera del Veneto in uffici statali come le prefetture o altre sedi periferiche, con tanto di multe da 100 a 1.000 euro per i trasgressori. Sono ben tre gli articoli della Costituzione ai quali la Corte fa riferimento per cassare la legge veneta: 3, 5 e 117. Lo scorso 5 giugno ho assistito al dibattimento a Roma al Palazzo della Consulta e ricordo i tre distinti avvocati incaricati dalla Regione che cercavano di difendere un testo indifendibile arrampicandosi sugli specchi”.

“Personalmente non ho niente contro la bandiera con il Leone di San Marco: è un simbolo e va rispettato. Ma i primi a non farlo sono leghisti e indipendentisti, che la utilizzano in maniera strumentale per fare propaganda, spendendo poi soldi pubblici per gli inevitabili contenziosi e ricorsi. Ormai questa ossessione identitaria sta sfociando nel ridicolo, basti guardare alla nuova proposta di legge per regalare una bandiera veneta a ogni nuovo nato: una manna per le famiglie - conclude il consigliere democratico - quando poi mancano soldi per le paritarie e i bisogni della prima infanzia”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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