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Incontro tecnico oggi sulla sicurezza e la prevenzione in tema di incidenti chimici

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 4 Febbraio 2013 alle 12:35 | 0 commenti

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Spisal di Vicenza Ulss 6  -  Oggi, lunedì 4 febbraio, presso l’aula Polifunzionale, situata nel chiostro dell’Ospedale di S. Bortolo in Contrà S. Bortolo n. 16, lo SPISAL di Vicenza ha organizzato un Incontro Tecnico sul rischio di incidente chimico, a cui sono stati invitati le Associazioni imprenditoriali, i Consulenti in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro ed i Medici competenti.

L’argomento risulta di particolare interesse perché:

a)    le sostanze pericolose impiegate o che si formano nei processi produttivi – non solo  dell’industria chimica - per le loro proprietà possono provocare malattie e incidenti/infortuni quasi sempre gravi e quindi rappresentano un importante causa di rischio per la salute e la sicurezza sul lavoro. Gli effetti degli incidenti/infortuni in molti casi possono superare il perimetro della fabbrica e coinvolgere, oltre i lavoratori, anche la popolazione in generale in incidenti più o meno “rilevanti” quali: incendi, esplosioni, rilascio di nubi tossiche, contaminazione estese del suolo e delle acque superficiali e sotterranee;

b)    gli interventi condotti in questi anni dallo SPISAL in collaborazione con le Parti Sociali e i consulenti (vedi riassunto riportato di seguito), hanno dimostrato la necessità di raggiungere una accordo sul come valutare i rischi e quindi sulle indicazioni che le ditte devono ricevere da chi  esegue prestazioni professionali come esperto.

 

Nel 2008 lo SPISAL ha ripreso gli interventi preventivi, di assistenza informazione e vigilanza,  nelle ditte con rischio chimico iniziati nel 2000. La fase preliminare è stata l’individuazione delle aziende (circa una cinquantina nel territorio dell’ULSS). La lettera e gli allegati utilizzati per il  censimento sono reperibili in http://www.ulssvicenza.it/allegati/223-lettera_con_comunicazioni.pdf 

e http://www.ulssvicenza.it/allegati/224-istruzioni.pdf

Successivamente è stato eseguito un accertamento, con questionari mirati, sull’efficacia dei processi di gestione del rischio messi in atto per la valutazione dello stesso, la scelta delle misure di prevenzione e di mitigazione degli incidenti, la formazione dei lavoratori e l’organizzazione delle misure di emergenza.  Anche questo documento è raggiungibile con il link:

http://www.ulssvicenza.it/allegati/226-QUESTIONARIO_DI_VERIFICA_ACP.doc  .

 

A questa fase preliminare, che ha compreso  anche diversi sopralluoghi, ha fatto seguito la richiesta dei “piani di emergenza per mitigare gli effetti dell’incidente all’interno, ed eventualmente anche fuori del sito produttivo”. Attualmente è in corso - l’elaborazione per ogni azienda di Schede di “profilo di rischio d’incidente chimico” che registreranno i possibili scenari. Questo materiale informativo aggiornato e conservato presso lo SPISAL consentirà in caso di emergenze di fornire informazioni utili agli enti che intervengono per le emergenze e per la protezione civile sia dentro che fuori la fabbrica.

A titolo d’esempio si riportano alcune dinamiche che hanno determinato incidenti nel nostro territorio. Si tratta di casi realmente accaduti e in cui, nella maggioranza dei casi, siamo intervenuti per “esperienza storica” e perché, anche quando non sono stati coinvolti lavoratori, erano coinvolte  aziende con effetti che si sono estesi nelle immediate vicinanze delle stesse.

Motivi dell’evento:

·         Travaso in serbatoio “presunto vuoto” (3 casi)

·         Cedimento di un “cubo” in plastica (materiale non compatibile con il prodotto chimico contenuto)

·         Rottura di una tanica durante il trasporto

·         Miscelazione di sostanze incompatibili (5 casi tra cui uno avvenuto in una piscina)

·         Assorbimento di spandimenti con materiale errato

·         Tubo non fissato durante un rabbocco (2 casi)

·         Accesso non protetto in spazi confinati (2 casi)

·         Lavaggio di emergenza insufficiente

·         Fuga di gas refrigerante (2 casi)

Sempre in tema di rischio chimico è partita, nel mese di novembre dello scorso anno un’altra iniziativa il cui obiettivo è la realizzazione di una mappa del rischio cancerogeno determinato dall’uso e dalla produzione di sostanze classificate come cancerogene e mutagene. A tale scopo è stato inviato a circa 200 aziende, nelle quali si ritiene possibile la presenza di tali agenti, un questionario con istruzioni per verificare se nella loro attività è presente l’esposizione a sostanze cancerogene o mutagene. I materiali utilizzati per questo intervento sono disponibili in:

http://www.ulssvicenza.it/allegati/969-comunicazione_alle_aziende.pdf http://www.ulssvicenza.it/allegati/970-questionario_cancerogeni_e_mutageni.pdf http://www.ulssvicenza.it/allegati/971- Istruzioni_per_identificare_il_rischio_cancerogeno_e_mutageno.pdf

Sono state prodotte anche “Schede di aiuto all’individuazione” delle sostanze cancerogene per 10 comparti e nel sito sono raggruppate sotto il titolo “Nella mia azienda ci sono sostanze cancerogene? – luglio 2012” e possono essere visualizzate in:

http://www.ulssvicenza.it/nodo.php/1315 S

Attualmente è in corso l’elaborazione dei questionari per arrivare ad una prima  mappa grezza da approfondire e perfezionare con ispezioni dirette in fabbrica.

Leggi tutti gli articoli su: Ulss 6, Spisal, incidenti chimici

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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