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Massimo D'Angelo, Coordinatore Mobilità Filt-Cgil Vicenza - Questa mattina le OO.SS. della Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal insieme alla RSU e alla RSA delle Ferrovie Tramvie Vicentine si sono incontrati in Prefettura con la Direzione Aziendale e l'Assessore Provinciale ai Trasporti per esplicare la procedura di raffreddamento sul gravoso problema dei turni di lavoro del personale viaggiante applicati dall'azienda in maniera unilaterale, e che essendo stati impostati su nastri lavorativi fino a 15 ore possono incidere sulla salute dei lavoratori e sulla sicurezza degli utenti.

L'azienda data l'insostenibilità della situazione ha fatto un passo indietro e ha accettato la rivisitazione dei turni che saranno discussi e migliorati nell'ambito di un tavolo contrattuale costituitosi presso la sede aziendale, a partire da Martedì 20 settembre.
Gli Amministratori di questa azienda insieme alla proprietà spero abbiano capito che il problema dei tagli non si risolve, riducendo il servizio e spremendo ulteriormente i lavoratori che con salari da fame devono sobbarcarsi turni gravosi.
Oggi abbiamo deciso di fronte all'apertura aziendale di sospendere lo stato di agitazione, ma abbiamo voluto precisare davanti al Prefetto che se non dovessimo trovare soluzioni condivise, costi quel che costi, andremo avanti fino ad arrivare allo sciopero generale per la difesa di turni più umani, per l'aumento salariale dei giovani assunti che percepiscono appena mille euro al mese, per la riapertura della carrozzeria
I tagli non li devono pagare solo i lavoratori.
E prima di toccare i turni e il salario ci si occupi, in questo nostro territorio, dei tanti sperperi che ancora compongono la spesa per il TPL e dell'assenza di un progetto politico sul riordino dell'attuale sistema di mobilità che può essere razionalizzato, evitando sovrapposizioni e duplicità di servizio.