"Arrestata" anche la fusione Ftv - Aim Mobilità
Venerdi 14 Dicembre 2012 alle 17:45 | 0 commenti
L'arresto di Valter Bauchello, ex amministratore unico di Ftv, e quello di Antonio Donà , attuale direttore dei servizi legali della azienda di viale Milano posseduta in toto dalla provincia di Vicenza, ha fatto il giro dei network nazionali e regionali anche in ragione delle strette connessioni tra il vicentino ed il veronese della inchiesta condotta dalla procura scaligera (ne parlano i portali de Il Corriere Veneto, Il Gazzettino, Ansa, GdV, VicenzaPiù e molti altri ancora).
Su un piano diverso però la la vicenda per il consigliere comunale vicentino Sandro Guaiti avrebbe anche un risvolto industriale: «Con questi chiari di luna la tanto agognata fusione tra il ramo trasporti di Ferrotranvie e quello di Aim sarà difficile da portare a casa. Da anni si tenta la cosa ma sui motivi veri che impediscano tale fusione o quanto meno una joint venture rimane un mistero fittissimo. I riflessi tra le due vicende ci sono».
Ma Claudio Veltroni, compagno di partito di Guaiti e presidente della commissione territorio sempre a palazzo Trissino allarga lo spettro della discussione e spiega: «Io non credo che ci siano importanti correlazioni tra la vicenda giudiziaria e l'obiettivo comune che Aim e Ftv si erano date di una collaborazione tesa a concedere alle due imprese altri tre anni senza che le rispettive amministrazioni mettano a gara i servizi del trasporto pubblico. Il termine ultimo che i due enti si erano dati scade il 31 dicembre. E a meno di un accordo operativo raggiunto in zona Cesarini la cosiddetta fusione rimarrà solo negli intenti».
Questo è il coro, parzialmente discorde tra i due consiglieri del Pd, concordi, però, nel sostenere le ragioni delle sinergie tra Ftv e Aim Mobilità .
Ma anche gli ultimi atti che hanno preso il via in casa Ftv con Antonio Donà operativo danno come poco credibili i desiderata di Guaiti e Veltroni, oltre che di buona parte dei sindacati.
Sia per i difficili intrecci politici da dipanare sia, e ancora di più, per le diverse valutazioni date dai due vertici aziendali sull'efficienza e sui costi di gestione delle aziende dirempettaie ma operanti in ambiti totalmente diversi, sostengono da tempo in Viale Milano.
Tali da poter portare Ftv ad attivarsi per assunzioni e Aim Mobilità ad agitarsi per eccessi di costi, dicono sempre ambienti vicini ad Ftv, «per servire una mobilità urbana difficile da finanziare in una città piccola e in cui il Pum, sia pure scritto a suo uso e consumo, non parte per i timori pre elettorali».
Quindi è un altro l'arresto da rendere pubblico: quello della fusione o integrazione delle attività delle due aziende di Tpl.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.