Inaugurato il bacino d'invaso di Caldogno. Zaia: grazie agli espropriati, sono loro i primi a pagare
Lunedi 18 Gennaio 2016 alle 13:11 | 1 commenti
"Caldogno ha dato il proprio contributo" dice Luca Zaia poco prima di aprire le enormi paratie del nuovo bacino di invaso di Caldogno. "Ha dato una vita umana nell'alluvione del 2010, e hanno dato le loro case gli espropriati di questa zona. La trattativa con loro è stata difficile, ma senza di loro quest'opera non sarebbe mai nata."
Esprime soddisfazione, il presidente Luca Zaia, per la realizzazione dell'opera, batte il pugno sul tavolo elencando le opere che la sua giunta sta realizzando e su cui "non intendiamo mollare e siamo operativi. Il Veneto oggi è più sicuro, e lo è grazie all'impegno di tutti coloro che hanno lavorato qui. E posso dire senza vergogna che sono ancora più contento, perché a realizzare questa opera straordinaria sono state le imprese venete."
Una sola grande lamentela, i tempi e le spese burocratiche: "non è possibile che per realizzare queste opere che salvano la vita i cittadini ci siano bisogno di tutti questi permessi e una burocrazia così lunga. Servono leggi che diano poteri di commissariamento veri che ci rendano operativi sul campo."
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.