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"In trincea dietro le rocce canti popolari dal Pasubio per ricordare la Grande Guerra in musica

Di Sara Todisco Giovedi 1 Settembre 2016 alle 15:51 | 0 commenti

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La Grande Guerra, vissuta dai combattenti per lo più nelle trincee, porta alla mente per chi l'ha vissuta o solo letta nei libri di storia, morte e distruzione come tutte le guerre. I soldati in questo scenario di dolore però tentavano di allietare, se possibile, le giornate con la musica e il canto che almeno per un po' copriva i rumori della guerra e dava sfogo alla mente raccontando ciò che vivevano. Da tempi e da regioni italiane diverse arrivavano le musiche e le parole delle canzoni popolari nelle diverse forme (epico-narrative, ballate, canti di lavoro, canti rituali, filastrocche).

Così i soldati conobbero le canzoni e le culture popolari l'uno dell'altro. Queste e altre canzoni inedite, incentrate in particolare sulla guerra di trincea nel Pasubio, saranno l'oggetto del concerto "In trincea dietro le rocce. Canti e parole dal Pasubio" in programma venerdì 2 settembre alle 18:30 presso la sala Stucchi di Palazzo Trissino in corso Palladio a Vicenza. Un'anteprima del concerto che sabato 3 (dalle 11 alle 13) sarà replicato "in quota" sul Pasubio in prossimità dei due Denti, in occasione della commemorazione dei caduti del 1916 nella effimera conquista del Dente austriaco, organizzata dalla Sezione ANA di Vicenza.
Sarà presente anche una arappresentanza del Btg. Alpini Aosta che il giorno prima ripercorrerà lo stesso sentiero degli alpini aostani che nel 1916 si apprestavano alla battaglia. Infine la commemorazione sarà ripetuta domenica 4 settembre alle ore 10:30 all'Ossario del Pasubio.
Un tuffo nel passato e nella sua musica popolare reso possibile grazie alla collaborazione tra la Fondazione 3 Novembre 1918 e il Centro Studi Musica e Grande Guerra di Reggio Emilia, con il patrocinio del Comune di Vicenza e il contributo della Cassa Rurale di Brendola. Il risultato di questa collaborazione, oltre ai concerti di Palazzo Trissino e sul Monte Pasubio, è anche la dotazione al Museo della Prima Armata di documenti musicali che resteranno nel patrimonio del Museo sul colle dell'Ossario. Un patrimonio, è il caso di dirlo, che racconta la storia da un altro punto di vista, con le parole di chi la guerra la stava vivendo in prima persona e che spesso parlava solo il dialetto e coglieva questa occasione per imparare l'italiano. Le melodie venivano scelte in base alla loro efficacia comunicativa, giunte infatti fino a noi oggi. Inevitabile l'essere questi ‘reperti' di grande interesse storiografico. Un lavoro di ricerca che il Centro di Reggio Emilia porta avanti da diversi anni con straordinari risultati. Sono 3000 infatti gli spartiti recuperati con musiche e canti che, per lo più, non solo italiani ma di tutti gli eserciti in guerra in quel periodo. L'obiettivo, chiaro, è quello di tramandare e non lasciare che vengano dimenticate le vicende della guerra attraverso il mezzo spesso indelebile della musica.
I protagonisti dei concerti saranno Sara e Andrea Sistici, musicisti impegnati da tempo nella ricerca sul canto popolare dei soldati, e Carlo Perrucchetti, violinista e fondatore del centro Studi Musica e Grande Guerra (oltrechè discendente del gen. Perrucchetti, fondatore del corpo degli alpini).
Qui la locandina dell'evento


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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