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Continuano ad infuriare le polemiche sulla contrapposizone tra la spilla tricolore offerta agli amministratori provinciali dai Giovani Democratici di Giacomo Possamai e le bandiere della Serenissima listate a lutto contrapposte dagli esponenti della Lega Nord fra i banchi. Mentre il presidente Schneck tende a smorzare i toni, riconoscendo il suo ruolo istituzionale, non si placano i botta e risposta tra PD, Liga Veneta e Lega Nord. Nella sequenza di dichiarazioni di ieri risalta un secondo attacco da parte di Massimo Zerbo, capogruppo della Lega Nord, all'assessore del Pdl Morena Martini (clicca qui per la sua intervista).

Da quando è iniziato l'anno delle celebrazioni dell'Unità d'Italia la Martini indossa sempre una coccarda tricolore e, pur senza il sostegno diretto dei colleghi di partito (Abalti: "Se la sa cavare da sola!" ...), è convinta del valore dell'Italia, di cui la Provincia è organo istituzionale, e del Tricolore pur ricordando che in passato era proprio la sinistra a non riconoscersi in questi valori. E la sua intervista completa rilasciataci il giorno di un'altra delle guerre che certo bene non fa all'Italia (unita o federale oppure come vorrebbe la Costituzione unita e federale) è un punto da cui ripartire per sventolare una bandiera quella del reale interesse verso i problemi dei cittadini, quelli di cui gli amministratori pubblici dovrebbero realmente occuparsi.