In 110 all'assemblea della logistica a Vicenza, Daniele Conte di Filt Cgil: "unità e solidarietà per difendere salario e diritti nel CCNL!"
Sabato 21 Ottobre 2017 alle 19:27 | 0 commenti
Erano in 110 questa mattina nella sala dell'albergo San Raffaele a Monte Berico per l'assemblea provinciale della logistica provenienti da oltre una decina di "cantieri" diversi e appartenenti a tante realtà diverse, dalle multinazionali della logistica alle cooperative in subappalto nei magazzini. Daniele Conte, segretario generale della FILT Cgil, nel suo intervento, come si elgge nella nota che pubblichiamo, ha sottolineato come sia importante difendere il contratto nazionale di lavoro al fine di difendere salario e diritti di tutti.
"Ma per fare questo", ha affermato Conte, "dobbiamo essere uniti, perché è la solidarietà tra noi lavoratori a livello trasversale nei cantieri, che ci rende più forti rispetto alla proprietà dei marchi con cui viaggiamo e distribuiamo le merci". Conte ha raccontato che al tavolo nazionale le multinazionali della logistica vorrebbero aprire un secondo canale per il lavoro nel settore: "vogliono i contratti a chiamata, ma sarebbe una sconfitta del lavoro e dei nostri diritti: per esempio perderemmo gli scatti di anzianità già compromessi con gli appalti, e sarebbe violato l'art 36 della Costituzione italiana che dice: "Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi".
In sala al san Raffaele è girata la notizia che un corriere verrebbe a prendere addirittura 7mila euro in meno all'anno (su un reddito annuale di 15-18mila euro) con il contratto a chiamata a parità di ore lavorate! "Come faremmo a mantenere le nostre famiglie e i nostri figli? già siamo via dalle 7 del mattino alle 9 di sera per mille euro al mese e non li vediamo mai ...", hanno affermato alcuni nelle loro testimonianze.
È stata l'occasione per preparare lo sciopero nazionale e altre iniziative in provincia previste per la fine di ottobre.
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