Imu, sindacati pensionati: Proposte ai comuni vicentini
Venerdi 30 Marzo 2012 alle 18:08 | 0 commenti
Confederazioni e sindacati dei pensionati di Vicenza - Nei prossimi giorni molti Comuni vicentini andranno ad approvare il Bilancio di Previsione 2012. Sarà un'impresa ardua visti i vincoli imposti dal patto di stabilità e quelli derivanti dai pesanti tagli ai trasferimenti statali. Solo per mancati trasferimenti, rispetto al 2010, stiamo parlando di circa 1 milione di euro in meno ad Arzignano, Montecchio Maggiore e Thiene; più di 2 a Bassano del Grappa e Schio; intorno ai 750.000 euro a Dueville e Lonigo; più di 6 milioni a Vicenza.
Questi tagli "diretti" si sommano, poi, a ulteriori drastici ridimensionamenti alla spesa statale/regionale in tema di non autosufficienza, assistenza, libri scolastici, scuole materne non statali, etc. In questa situazione, anche a livello locale, il rischio di peggiorare ulteriormente le condizioni di lavoratori e pensionati e quello delle fasce più esposte e deboli della popolazione è ormai diventato purtroppo realtà . Per questo abbiamo chiesto ai Comuni: uno sforzo per garantire, anche nel 2012, la stessa quantità di risorse per la spesa sociale; una applicazione estesa dello strumento dell'Isee al fine di definire gratuità o compartecipazione nella spesa; la definizione di protocolli sull'evasione fiscale con l'Agenzia delle entrate con l'impegno di destinare, in tutto o in parte, il maggior riscosso alla spesa per politiche sociali, istruzione e della casa; l'applicazione in maniera progressiva e per scaglioni di reddito dell'addizionale Irpef. Per quanto riguarda l'Imu abbiamo elaborato le proposte allegate.
Come si potrà notare anche queste proposte sono collegate ad un concetto di equità . Equità , per noi, significa contribuire in maniera differenziata e progressiva in base al proprio reddito e patrimonio.
Per questo. oltre che ribadire che sulla prima casa non si dovrebbe superare il limite dell'aliquota allo 0,4% (la possibilità per i Comuni è quella di arrivare sino ad uno 0,6%) proponiamo, sulle seconde abitazioni: l'aliquota minima dello 0,4% per le abitazioni affittate con il canone concordato; l'aliquota dello 0,4% per le abitazioni lasciate libere da anziani ricoverati presso strutture protette; aliquote agevolate per le seconde abitazioni utilizzate da parenti in linea retta di primo grado; l'aliquota massima dell'1,06% per le case sfitte. Per le famiglie a basso reddito e/o condizioni sociali disagiate ed un'unica abitazione chiediamo venga costituito un fondo a carico del bilancio sociale per garantire l'aiuto economico per il pagamento dell'imposta. Le proposte, con una lettera di accompagnamento, sono state spedite in data odierna a tutti i Sindaci della Provincia di Vicenza.
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