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Cna Vicenza -  "In questo momento sarebbe davvero grave colpire nuovamente le piccole imprese, che sono la linfa vitale del nostro territorio. Per questo lancio un appello a tutti i sindaci della provincia: aumentare le aliquote Imu potrebbe avere effetti pesanti sul mondo imprenditoriale". E' il presidente della Cna di Vicenza (associazione che rappresenta sul territorio circa 3000 tra imprese artigiane e Pmi) Silvano Scandian a farsi portavoce, nel difficile momento economico attuale, delle preoccupazioni delle aziende.

A metà giugno infatti la prima rata dell'imposta comunale sugli immobili aveva già concretizzato i primi timori, ma adesso il possibile incremento dell'aliquota su seconde case, negozi e attività produttive rischia di andare a colpire ulteriormente le imprese. Per questo dalla CNA di Vicenza arriva la richiesta ai sindaci del Vicentino di contenere la pressione tributaria nel momento in cui sono chiamati a fissare le aliquote definitive per il saldo di dicembre. "Sono consapevole delle difficoltà di bilancio e di gestione delle amministrazioni comunali, che combattono tra i tagli della spending review e il patto di stabilità - continua il presidente Silvano Scandian - ma vorrei lanciare ai sindaci un invito: porre attenzione, tra le tante valutazioni del momento, anche alle esigenze del tessuto imprenditoriale già in forte sofferenza. Andare a pesare ulteriormente sulle imprese, che stanno già combattendo la crisi e la perdita di posti di lavoro, significa di conseguenza colpire comunque le famiglie dei nostri imprenditori e lavoratori". Dalla base fissata dal governo sulle seconde case, di 7.6 per mille, i comuni potranno portare l'aliquota massima al 10.6 per mille, con una maggiorazione di tre punti. Secondo il rapporto di CNA Veneto, in quest'ultimo caso gli aumenti potrebbero quindi sfiorare anche i duemila euro. "Sull'esempio di quanto avvenuto a Treviso, dove le associazioni di categoria in maniera congiunta si sono rivolte ai sindaci, confido che anche a Vicenza le categorie economiche possano condividere il mio appello - conclude il presidente Scandian - bisogna aiutare il tessuto economico a sopravvivere, servono anche scelte coraggiose. Lo sforzo finanziario chiesto ai comuni è notevole ma la crisi non può ricadere sempre e solo sul mondo produttivo".