Imu, Ater di Vicenza: salasso per edilizia sociale
Venerdi 30 Marzo 2012 alle 14:03 | 0 commenti
Ater Vicenza - Scomazzon: "Imposta decuplicata, costretti ad azzerare il fondo per le manutenzioni". La stangata dell'Imu rischia di non risparmiare nemmeno le Ater, le aziende territoriali di edilizia residenziale pubblica, che vedono fortemente minacciata la propria situazione di liquidità . A lanciare l'allarme è Valentino Scomazzon, presidente dell'Ater di Vicenza e coordinatore dell'Arav, l'associazione che raggruppa tutte le Ater del Veneto, all'indomani dell'ennesimo nulla di fatto tra governo e regioni sull'ipotesi di esenzione dall'imposta sugli immobili degli enti che si occupano di edilizia popolare.
E a poco servirebbe perfino l'eliminazione della quota erariale, un alleggerimento dell'Imu, per gli alloggi comunali e le Ater contenuta in un emendamento, introdotto recentemente, al disegno di legge sulla semplificazione fiscale. «In mancanza di ulteriori correzioni in corsa - spiega il presidente Scomazzon - saremo chiamati a pagare già alla scadenza di giugno l'aliquota massima del 7,60 per mille sull'intero patrimonio immobiliare, con aumenti sproporzionati, in alcuni casi decuplicati. L'Ater di Vicenza, che presiedo, fino all'anno scorso pagava per l'Ici la somma di 140 mila euro. Con la nuova imposta, l'Imu, saremo costretti a versare 1 milione e 600 mila euro. Una cifra più che decuplicata per il fatto che l'Ici ricadeva soltanto sugli alloggi sfitti, mentre quelli occupati erano equiparati ad abitazione principale o prima casa. L'Imu, in mancanza di correzioni, peserebbe, invece, sull'intero patrimonio immobiliare (nella sola Vicenza 4.250 unità ), con conseguenze negative ben immaginabili. L'imposta, inoltre, si pagherà anche sulle aree di proprietà nelle quali l'Ater ha da poco avviato lavori di costruzione». «Si pensi che in tutto il Veneto gli alloggi di edilizia sociale sono circa 36 mila per i quali le Ater dovranno versare di Imu, come attualmente prevista, quasi 16 milioni di euro. Per poter saldare l'Imu - continua Scomazzon - saremo costretti ad azzerare il fondo per le manutenzioni, che per Vicenza ammonta a circa 1 milione e 500 mila euro, con un grave impatto in termini di sicurezza e di abitabilità dei nostri alloggi. Una decisione scellerata non soltanto dal punto di vista finanziario ma anche in termini di equità sociale, considerato che va a colpire le fasce sociali più deboli, di cui le Ater si occupano. Di fatto non faremo più investimenti in manutenzione e la nostra situazione finanziaria rischia di essere fortemente compromessa nel lungo periodo. Paradossalmente, dovranno essere i nostri assegnatari a farsi carico delle spese di manutenzione dell'alloggio, anche le più consistenti». Per il presidente Scomazzon l'esigibilità dell'Imu, in alcuni casi, rischia inoltre di restare sulla carta dal momento che molte Ater, soprattutto al sud, semplicemente non pagheranno per mancanza di fondi o per evitare il default finanziario. Vicenza e le altre Ater del Veneto - prosegue Scomazzon - rappresentano casi virtuosi di gestione, ma alla lunga rischiamo tutti il dissesto finanziario. Comprendo il difficile ruolo del governo Monti nel voler salvaguardare l'equilibrio finanziario dello Stato, ma così facendo si rischia di calpestare alcuni dei diritti sociali fondamentali garantiti dalla Costituzione come il diritto alla casa. Chiediamo, pertanto, che gli alloggi destinati ad affitti sociali siano esentati dall'Imu», conclude Scomazzon.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.