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Imu, Apindustria: anche stavolta siamo stati presi in giro dalla politica

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 2 Settembre 2013 alle 12:08 | 0 commenti

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Flavio Lorenzin Presidente Apindustria Vicenza - Ancora un boccone amaro, stavolta difficile da digerire. Il governo Letta ha infatti annunciato l’abolizione dell’Imu per la prima casa e i terreni agricoli, ma non per i fabbricati industriali. Si tratta dell’ennesima mazzata per le piccole e medie imprese, che attraverso Apindustria Vicenza lanciano il proprio grido di delusione.

«Anche stavolta siamo stati presi in giro dalla politica – tuona il presidente dell’associazione delle Pmi vicentine, Flavio Lorenzin – che dopo mesi di promesse su agevolazioni per favorire il rilancio delle nostre attività, ci esclude dall’abolizione dell’Imu sui capannoni, che continueranno così ad essere tartassati. Avevamo l’auspicio di un occhio di riguardo da parte dell’esecutivo nazionale verso chi ha nelle mani il rilancio dell’economia nazionale, e in particolare verso le Pmi, che rappresentano il 97% del totale tessuto industriale del Paese. Invece non siamo stati capiti, e ci troviamo nuovamente costretti a rimboccarci le maniche, sopportando il peso di un’imposizione fiscale a dir poco soffocante».

Il messaggio da rilanciare è quello di ridurre il carico impositivo anche alle imprese, già tassate quattro volte ancor prima di essere sul mercato. Una volta con l’Imu, poi con l’indeducibilità dell’Imu a fini reddituali, quindi con l’indeducibilità dell’Imu ai fini Irap, e infine con l’indeducibilità ai fini Ires del valore del terreno su cui sorge lo stabile.

«Il capannone sta all'impresa manifatturiera come l'abitazione principale sta al cittadino – torna a ripetere il presidente di Apindustria Vicenza – con l'aggravio che nel primo caso non si è in presenza di un bene patrimonio, bensì di uno strumento di lavoro necessario per la produzione del reddito sul quale si "abbatte" una tassazione non più sostenibile, che viola il principio di capacità contributiva. Sarebbe pertanto doveroso non solo introdurre la deducibilità dell'Imu degli immobili produttivi, ma ridurre immediatamente il coefficiente per il calcolo della base imponibile dei capannoni per i quali, peraltro, dal 2013, vige l'ulteriore aumento dal 60 al 65%».

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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